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14. L'inferno di Hispaniola                                      sc
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 LE prime notizie che l'ammiraglio ricevette al suo arrivo a      H
 Isabela erano buone. Suo fratello Bartolomeo, che non ve-        vr
 deva da sei anni, era arrivato sull'isola. La lettera che Cri-   gi
 stoforo gli aveva mandato in Francia dopo il successo del        so
 primo viaggio non gli era mai pervenuta, e quindi era giun-      ro
 to in Spagna troppo tardi per unirsi alla spedizione del se-
 condo viaggio. Tuttavia « Don Bartolomé », come lo chia-         m
 mavano, aveva fatto buona impressione sui sovrani, che gli       to
 avevano concesso il comando di tre caravelle destinate al        p
 trasporto di provviste a Hispaniola, secondo le richieste di     re
 Colombo.                                                         ri
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   Cristoforo fu entusiasta di rivedere il fratello con cui ave-  fi
va condiviso la progettazione della Grande Impresa. In            S
quanto a carattere, i due si completavano a vicenda. Barto-       si
lomeo era non solo un esperto cartografo, ma anche un uo-         so
mo d'azione, un perfetto esecutore delle idee del brillante       ta
fratello. Intelligente pur se non intellettualmente sottile, era  p
versato nelle lingue straniere e dotato di un innato senso del    v
comando. Rude e di poche parole con i subordinati, egli           ro
mancava di quella « dolcezza e benignità» che Las Casas           re
trovava in Cristoforo; ma innanzitutto era un uomo affida-        te
bile. Non si perdeva mai di coraggio, non si ammalava mai,        ch
fronteggiava con risoluta prontezza qualsiasi situazione in       u
cui si venisse a trovare, in mare o in terra.                     d
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   Se Bartolomeo non avesse mancato la partenza della se-
conda spedizione, avrebbe senz'altro saputo tenere sotto          A
controllo la situazione a Hispaniola meglio del giovane e         v
debole fratello Diego. Certo è che i tre fratelli Colombo         C
avevano in partenza un grosso svantaggio, che derivava            q
dalla loro posizione di « stranieri» in una situazione tutta      co
spagnola. A quel tempo - e forse ancor oggi - la Spagna           to
era la nazione europea più fieramente nazionalista; inoltre       E
gli spagnoli che andavano a cercar fortuna nelle Americhe         ca
erano non solo individualisti, ma anche avidi e privi di di-
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