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di affrontare le condizioni di navigazione descritte da Co-
lombo fino all'avvento delle moderne imbarcazioni da rega-
ta, e ancora non senza qualche difficoltà. William Hickey,
scrivendo a St. Mary di Giamaica negli ultimi anni del diciot-
tesimo secolo, racconta di aver osservato una nave che cerca-
va di bordeggiare da Kingston a Port Morant, una distanza di
sole nove o dieci miglia. Ogni giorno la nave prendeva il lar-
go sul mare di bolina stretta con mure a sinistra e ogni sera,
navigando di bolina stretta con vento a dritta, ritornava alla
stessa posizione allargo. Ciò si ripeté « per i successivi otto
giorni, senza che guadagnasse un solo miglio ».
Colombo imparò nel 1494. che l'unico modo per procede-
re in sfavore di vento era quello di mantenersi in acque
tranquille, evitando le correnti, e di sfruttare la brezza di
terra durante la notte. Impiegò venticinque giorni per per-
correre circa duecento miglia. Giunto al «Giardino della
Regina» decise che ne aveva abbastanza di arrancare sui
fondali melmosi e fece rotta fuori del Laberinto de las Doce
Leguas, in mare aperto. Gli ci vollero dieci giorni per co-
prire centottanta miglia sopravvento. Le provviste a bordo
dovettero essere razionate nella misura di una libbra di gal-
lette infestate dai parassiti e una pinta di vino inacidito: ben
misere razioni per marinai impegnati senza sosta. Final-
mente il 18 luglio raggiunsero capo Cruz, dove furono rice-
vuti amichevolmente dagli indiani. A questo punto Colom-
bo, invece di riprendere a bordeggiare lungo la costa imper-
via della provincia d'Oriente, decise di approfittare dell'oc-
casione per sapere qualcosa di più sulla Giamaica.
Montego Bay venne raggiunta il giorno 21 luglio. Da
quel futuro scenario di mondanità egli si mise a costeggiare
lungo l'estremità occidentale della Giamaica fino alla costa
meridionale dell'isola, gettando l'ancora ogni notte. Trova-
rono indigeni amichevoli, e un cacicco locale disponibile al
punto da risultare imbarazzante: egli raggiunse la nave am-
miraglia con una piccola flotta di canoe, la sua famiglia e il
seguito vestiti con sfarzosi copricapo di penne di pappagal-
lo e poco altro addosso. Il cacicco portava un diadema di