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zioni atmosferiche si stavano ristabilendo, salì sul ponte e
si mise a governare da solo, per non disturbare gli uomini
di guardia esausti. Personalmente immagino che egli non
possa aver fatto molto più che sganciare i matafioni dalla
mezzana e tesare i bracci del piccolo pennone di trinchetto
prima che gli altri fossero svegliati dallo sbattere delle vele
e dal cambio di andatura. Ma l'episodio può far comprende-
re quanta considerazione Colombo avesse per la sua gente,
e perché i suoi uomini gli rimasero così fedeli nonostante le
dure prove alle quali egli li sottopose e le scarse ricompense
offerte da questi viaggi.

   Il 5 maggio la flotta ancorò nella baia di Sant' Anna, in
Giamaica, che Colombo chiamò Santa Gloria. Egli dichiarò
che quest'isola era « la più bella che i suoi occhi avessero
mai guardato» e la più popolosa fra tutte le Grandi Antille.
Sessanta o settanta guerrieri indiani in grandi canoe si av-
vicinarono alla flotta con intenzioni bellicose, ma un colpo
di cannone fu sufficiente a farli tornare a riva. Colombo,
che aveva bisogno di rincalzare le provviste di legno e di
acqua e sperava inoltre di poter calafatare una delle caravel-
le, proseguì fino al porto successivo in direzione ovest, RIo
Bueno. Anche qui gli indiani si mostrarono ostili, ma Co-
lombo fece calare in mare le lance armate con dei balestrie-
ri «che ne infilzarono e uccisero un certo numero ». Una
volta scesi a terra egli aizzò contro gli indigeni un grosso
cane, che ne morse qualcuno e mise tutti gli altri in fuga.
Questa tattica di spaventare gli indiani con cani selvaggi era
normalmente praticata a Hispaniola, e ancor prima era stata
sperimentata sugli indigeni guanci delle Canarie. I nativi di
RIo Bueno, appartenenti anch'essi alla razza di indiani tai-
.no , si ingraziarono gli spagnoli offrendo loro qualche prov-
vista, ma non furono in grado di procurare oro. Così l'am-
miraglio decise di fare ancora una tappa in Giamaica, a
Montego Bay; poi ritornò con vento a dritta a capo Cruz.

   La flotta riprese l'esplorazione della costa meridionale di
Cuba alla ricerca di qualche testimonianza di cultura cine-
se. Navigarono attorno al golfo di Guacanayabo è all'alba
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