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Sarà poi vero che Colombo si sia macchiato d'una simile empietà?

Alcuni lo affermano, mentre altri lo negano, adducendo una specie di alibi.

     Responsabile del truce episodio, quindi, sarebbe stato il Roldan, che

si trovava a Santo Domingo, nella cui fortezza sarebbe avvenuta la morte

del Mojica, mentre l'Ammiraglio si sarebbe, invece, trovato nella fortezza

della Concezione in piena Vega Real.                                            '

     Mojica, Guevara, Roldan; tre nomi che suscitano fatali ricordi di beghe,

di rancori, di odi, di tradimenti, d'inimicizie irreconciliabili, cagionati da

violente passioni ottenebratrici della ragione, nomi che lasciano già appa-

rire l'avvenire come una fosca nube di pro cella, mentre, fra il corruscare

di vividi lampi premonitori, può già intravvedersi in confuso, celata nel-

l'ombra che incalza, l'arcigna figura del Commissario Reale, il tremendo

frate Bobadilla, colui che tradurrà 'l'Ammiraglio in catene!

     88. L'arrivo di Don Francisco Bobadilla, Commissario Reale, a Santo

Domingo. ,-- Il 23 agosto del I500 due caravelle, La Gorda e La Antigua,

affondavano le loro ancore di fronte alla città di Santo Domingo.

     L'Ammiraglio, in quel periodo di tempo, si trovava presso la fortezza

della Concezione, nella Vega Real, e l'Adelantado nella regione di Xa-

ragua, per cui Don Diego Colombo, unico dei tre fratelli presente a Santo

Domingo, ritenendo che fosse arrivato il proprio nipote, suo omonimo,

che l'Ammiraglio aveva deciso di richiamare presso di sè, per avviarlo,

ormai, nella pratica di governo della colonia - dato che, per Ie Capito-

lazioni, un giorno era destinato a succedere nelle cariche paterne - si

avviava sotto il bordo della nave maggiore, La Gorda, per chiedere notizie

del nipote e del comandante la spedizione.                         -"

     Gli fu risposto che il nipote non era a bordo e in quanto al comandante

era la persona medesima che gli rispondeva dal sommo del cassero, preci-

samente, Don Francisco Bobadilla, Commendatore dell'Ordine Militare di

Calatrava, nonchè Commissario Reale venuto per giudicare i ribelli.

     Don Diego tornò a terra, portando la notizia appresa di fresco, notizia

che destò subito sgomento massimo fra quanti avevano contrastato in pas-

sato, o contrastavano tuttavia, il potere legittimo, che all' Ammiraglio pro-

veniva dai Reali. Ciò, quindi, non poteva impressionare Don Diego, per-

chè egli, fra l'altro, non ignorava che suo fratello Cristoforo, al tempo

della defezione del Roldan, aveva ripetutamente insistito affinchè i Reali

gli inviassero un Giudice autorevole, ed anche un esperto di mansioni

amministrative e contabili. Non avrebbe, neppur lontamente, sospettato

che si trattava di ben altro e che, di lì a poco, un vero uragano devastatore

sarebbe scoppiato.

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