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malcontenti, che in un primo tempo s'erano mostrati propensi a rientrare
in patria, ora, contando sulla imminenza del crollo dell'Ammiraglio, loro
preteso nemico, non volevano più imbarcarsi.
Secondo alcuni storici, si attribuisce all'Ammiraglio il torto gravissimo
d'esser venuto a trattative coi ribelli e, veramente, la lettera piena di frasi
affettuose e cordiali che egli indirizzò al traditore Roldan, a questo di-
chiarato nemico suo e di suo fratello, suscita penosa impressione, perchè
è quasi un mendicare l'altrui arrendevolezza. Proprio lui, il Vicerè, lui
che era investito di tutti i poteri!
87. Il ribelle Roldan si sottomette, finalmente, all' Ammiraglio. - Col
trascorrere del tempo, però, lo stesso Roldan dovette riconoscere che gli
riusciva ognor più difficile capeggiare quell'accozzaglia indisciplinata di
facinorosi, avida soltanto di agi, che venivano conseguiti con danno dei
malcapitati indigeni, e di piaceri, procurati con la sopportazione delle po-
vere indigene, per il che finì con l'accettare le ulteriori proposte di con-
ciliazione, ma ebbe la faccia tosta di chiedere condizioni così esorbitanti,
che, francamente, nessun'altro Vicerè e Governatore avrebbe accettato,
mentre Colombo le accettò senza neppur discutere.
La sottomissione personale del Roldan non risolvette la caotica situa-
zione dell'isola. Molto c'era ancora da fare, ma, per il momento, i parti-
giani del Roldan, presi nella panìa della loro seducente vita d'avventura
e di piaceri, si assopirono. Quand'ecco si delineò una nuova imprevista
situazione.
Il 5 settembre 1499 approdava nel porto di Yaquimo, sulla parte occi-
dentale della costa Sud dell'Española, Alonzo de Hojeda, già compagno
e favorito dell'Ammiraglio, ed ora suo superbo e dichiarato nemico, perchè
lo zio Don Juan de Fonseca, sicuro, ormai, che la potenza dell' Ammiraglio
stesse per tramontare, gli aveva mostrato, tradendo il secreto d'ufficio, la
lettera-relazione e la Carta inviate dall'Española ai Reali il 18 ottobre 1498,
cioè al termine della fase esplorativa di questo suo terzo viaggio trans-
atlantico.
Hojeda, difatti, contravvenendo al divieto sancito nei privilegi accor-
dati dai Sovrani a Colombo circa la rotta delle Indie, era stato nel Golfo
delle Perle, sulla costa di Paria e paraggi limitrofi, vi aveva fatto bottino
di perle e di schiavi, ed ora, volendo affrettare la caduta di Colombo, sbar-
cava all'Española col proposito di sollevare contro l'autorità del Vicerè
sia gli indigeni, sia gli assopiti ex ribelli spagnoli abbandonati dal Roldan.
In simile frangente, l'Ammiraglio si poneva sotto la protezione del
Roldan e costui, comprendendo in modo chiaro che la difesa dell'autorità