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Colombo, secondo R. Almagià.
Neppure le condizioni di salute dell'Ammiraglio erano soddisfacenti.
Ad un attacco di gotta, aggravato da febbre, s'era aggiunta una dolorosa
oftalmia che, nelle ore diurne, l'obbligava a guidare la navigazione rima-
nendo chiuso al buio nella sua cabina. Eppure, egli non disperava di riu-
scire egualmente negli scopi che s'era prefìsso.
Dopo aver pregato la Divina Provvidenza, affinchè lo traesse dall'im-
barazzante e pericolosa situazione in cui si trovava e che minacciava la
morte per sete a tutti i componenti la spedizione, all'ottavo giorno del
periodo d'assoluta bonaccia si levò un vento da Est, il quale fece ripren-
dere con vantaggio all'armatella la rotta dell'Occidente.
Avanzando, ora, con speditezza in tale direzione, l'Ammiraglio sa-
peva, per vissuta esperienza, che raggiunto il meridiano a 100 leghe a
ponente delle Azorre, avrebbe trovato temperature più miti e aria più
deliziosa.
Il 31 luglio, allorchè stava per mancare del tutto l'acqua da bere,
venne avvistata sulla linea dell'orizzonte un'isola montuosa, che innalzava