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CAPITOLO VII
Il terzo viaggio
(1498-1500)
84. La rotta più meridionale e la scoperta de « La Trinidad », ,- L'ar-
matella delle sei navi, che la mattina del 30 maggio 1498 usciva sotto gli
auspici della Santissima Trinità da San Lucar de Barrameda, suo porto
d'armamento alla foce del Guadalquivir, dirigeva verso Sud-Ovest e, fatta
una breve sosta alle isole di Porto Santo e di Madera, proseguiva per la
Gomera, nell'arcipelago delle Canarie, dove giungeva il 19 di giugno.
Quivi l'Ammiraglio disponeva che tre delle sue navi maggiormente
cariche di vettovaglie e comandate da tre persone di sua assoluta fiducia
- il cugino germano Giannantonio Colombo, il fratello di Beatriz Hen-
riquez, Pedro de Araña, e il fido amico e fautore Alonzo Sanchez de Car-
vajal - si recassero all'Española seguendo la rotta più breve, che s'affrettò
a tracciar loro.
Con le tre caravelle rimastegli, era sua intenzione di tentare una rotta
ancor più meridionale di quelle seguite nei precedenti viaggi, giacchè egli
persisteva sempre nell'idea che le terre asiatiche maggiormente ricche di
spezierie e d'altri prodotti pregiati giacessero nella zona torrida e, special-
mente, in prossimità dell'equatore.
In quanto ad eventuali conflitti coi Portoghesi, ormai non c'era più
nulla da temere, perchè il Trattato di Tordesillas aveva regolato la materia
e, a ponente della nuova linea di demarcazione, l'Ammiraglio era liberis-
simo di scendere a cercar terre anche a Sud dell'equatore, se l'avesse re-
putato opportuno.
Sicchè, uniformandosi al prestabilito suo piano, dopo avere raggiunto,
il giorno 4 luglio, i paraggi dell'isola Santiago dell'arcipelago del Capo