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È ovvio aggiungere che, al suo arrivo a Santo Domingo, anche l'Ade-
lantado venne arrestato e tradotto in catene a bordo dell'altra caravella.
Così, tutti e tre i fratelli Colombo si trovarono in potere del Bobadilla e
segregati l'uno dall'altro, affinchè non comunicassero fra loro.

    Quando sembrò al Bobadilla di avere raccolto abbastanza capi d'ac-
cusa, testimonianze brucianti e prove falsamente apparecchiate in danno
dei Colombo, non omettendo nulla di tutto ciò che potesse contribuire ad
aggravarne la posizione, perchè, bisogna pur dirlo, era stata una specie di
frenesia generale quella di poter deporre contro i Colombo, soprattutto per
cattivarsi la stima e il favore del nuovo Governatore, questi ne ordinò il
trasferimento in Spagna assieme al voluminoso incarto da lui preparato.

    Narrano gli storici che, allorquando Alonzo de Vallejo, ufficiale de
La Gorda, si recò alla fortezza per prelevare l'Ammiraglio, questi, scor-
gendo il Vallejo a capo di una scorta armata (il Vallejo era noto come uno
dei favoriti del vescovo Fonseca), credette che stesse per suonare la sua
ultima ora e, per giunta, oscura e ignominiosa, senza alcun processo che
mettesse iI1: ,evidenza la colpevolezza.

    Ma, avendogli il Vallejo assicurato più volte che lo conduceva ad im-
barcarsi sulla propria cara velIa, l'Ammiraglio si rinfrancò. Ricusò, però,
di aver tolte le catene, quando il Vallejo, per riguardosa considerazione,
gliele voleva togliere: desiderava che i Sovrani vedessero lo scempio che
era stato ingiustamente fatto della sua dignità!

                            Colombo incatenato per ordine del Governatore Bobadilla.

                                            Incisione di Th. de Bry, 1595 (Parigi, Biblioteca Nazionale).
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