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vento girò a Levante e, per l'intera giornata, fu costretto a bordeggiare
m. quel.paraggI..
Il giorno successivo, vigilia della festa di S. Tommaso, vide un'isoletta
che battezzò col nome di tal Santo, ed entrò in un porto bellissimo e va-
stissimo compreso tra quest'isola e un Capo, che chiamò di Caribata, se
non che bisognava fare molta attenzione nell'entrarvi, dato che proprio
presso l'imboccatura emergeva una barriera di scogli, disordinatamente
disposti. Quest'insenatura fu, in seguito, chiamata Baia di Acul, ma Co-
lombo la battezzò Porto del Mar di S. Tommaso.
L'Ammiraglio visitò minutamente, per mezzo delle barcacce di bordo,
. la insenatura e restò ammiratissimo per la bellezza delle sue spiagge e per
la cordialità degli Indiani che v'incontrò e che, già prevenuti dai loro
simili delle zone già visitate dalla spedizione, portavano doni agli Spa-
gnoli e i minuscoli pezzetti d'oro che possedevano. Da ciò si arguì che
l'armatella s'avvicinava al sito di produzione dell'oro e qui il Destino
giocò una spietata beffa al Grande Genovese.
Gli indigeni chiamavano la loro terra Haiti, che significa, appunto,
terra alta, ma a furia d'essere tormentati dalle insistenti domande sul luogo
dove giaceva l'oro, vennero fuori, in una delle tante indicazioni, con la
voce Cibao, con la quale indicavano una regione sassosa dell'interno del-
l'isola e dove asserivano trovarvisi moltissimo oro.
Cibao? Benissimo, pensò Colombo, ci siamo, dunque! Nella sua ac-
cesa fantasia, ritenne che Cibao fosse una storpiatura di Cipango, perchè
quei nativi non lo sapevano pronunciare bene! Quindi, aveva concluso,
Haiti è Cipango! La sua Carta, del resto, recava disegnato Cipango, pro-
prio in quei paraggi! .
Allo spuntar del sole del sabato 22 dicembre, l'Ammiraglio salpò le
ancore per proseguire il viaggio in cerca di quelle famose isole ricche di
oro, che il vecchio indiano di Porto S. Tommaso gli aveva vagamente indi-
cato. Il tempo, però, gli fu contrario e dovette rientrare in porto.
Quel giorno ricevette numerose visite d'Indiani e, fra costoro, alcuni
incaricati da parte di un cacicco che abitava verso Levante e che deside-
rava ricevere una visita dell'Ammiraglio.
62. Il naufragio della « Santa Maria» e la fondazione de La Na-
vidad. - Le insistenze degli ambasciatori inviati dal cacicco della regione
del Marien, affinchè l'Ammiraglio si recasse a visitarlo, erano state così
vive e cordiali che quest'ultimo, intravvedendo la possibilità di stabilire,
in vista del prossimo avvenire, un'amicizia stabile e duratura con tal so-
vrano, decise di accontentarlo e, pertanto, rimandò i tre messi indiani