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61. L'Española è Cipango! - A mezzanotte, profittando della brezza
di terra, l'Ammiraglio spiegava le vele ed usciva da quel suo ancoraggio.
In alto mare incontrò una canoa con un Indiano, il quale si dirigeva a
terra. Maravigliatosi come un simile guscio di noce potesse reggere il mare
col vento impetuoso che spirava, fece prendere a bordo l'Indiano e la sua
canoa, lo colmò di carezze e di doni e, alla fine, lo depose con la sua
imbarcazione presso un villaggio, che sorgeva in riva al mare a 16 miglia
di distanza, dove approdò.

    L'Indiano, appena a terra, diede agli abitanti informazioni sulla bontà
degli stranieri, ma si capisce che coloro erano stati già prevenuti per altra
via, perchè all'annuncio che le navi stavano per arrivare, tutti si precipi- .
tarono in massa sulla spiaggia e, subito dopo, giungeva anche il loro re,
che essi chiamavano cacicco.

    In quella località, che venne battezzata Puerto de Paz, gli Spagnoli si
fermarono tre giorni, durante i quali essi fraternizzarono con gli indigeni,
scambiando regali e raccogliendo il poco oro, che quest'ultimi recavano
al naso e alle orecchie.

    Il 18 'aìcembre, mentre l'Ammiraglio pranzava a bordo, ricevette la
visita del giovane sovrano dell'Espafiola, intervenuto con tutta pompa.
Montato che fu sulla nave, con tutto il suo seguito, non volle che l'Ammi-
raglio venisse avvertito per venirgli incontro e, comandato alla sua scorta
con un cenno del suo sguardo di fermarsi in coperta, entrò sotto il cassero
di poppa, seguito soltanto da due gravi personaggi, forse, i suoi consiglieri.
Si assise accanto all' Ammiraglio, mentre i due consiglieri si accomodavano
ai suoi piedi. Allorchè gli vennero offerte le nostre vivande e bevande, lui
si limitò ad appressarvi appena le labbra, e, poi, le passava ai suoi, i quali
le consumavano. Dopo il pranzo vennero scambiati dei doni: il cacicco
recò un cinto e lo donò all'Ammiraglio con due pezzi d'oro lavorato
molto sottili.

    Sul tardi, lasciò la nave e ritornò a terra con tutta la sua Corte e la
scorta d'onore che lo seguiva e l'Ammiraglio disse di restare maravigliato
dalla gravità con cui il sovrano incedeva, sebbene fosse nudo come tutti
gli altri suoi seguaci e dal rispetto che costoro gli portavano.

    Raggranellato fra gli Indiani del posto il poco oro che fu possibile
raccogliere, neppure le informazioni richieste erano state promettenti, ma
piuttosto vaghe. Un vecchio aveva detto che l'oro si trovava molto lontano,
forse a 100 leghe di distanza, dove esistevano tante isole che ne erano
ricche, l'una vicino all' altra, ed una di esse, anzi, era d'oro massiccio!

    Nella notte dal 18 al 19 dicembre l'Ammiraglio tentò di uscire, final-
mente, dal Canale della T ortuga, ma, col sopraggiungere del giorno, il

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