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altre operazioni, mandò un'imbarcazione a terra con Diego de Arafia e
Pedro Gutierez, per avvertire il sovrano del luogo, da cui era stato invi-
tato, che la sua nave s'era perduta sulle secche della baia davanti al suo
villaggio.

    Il cacicco, che si chiamava Guacanagari, pianse a calde lacrime nel-
l'udire la sciagura che aveva colpito gli Spagnoli, e mandò tutta la sua
gente, compresi i suoi fratelli ed i parenti, e più tardi andò lui stesso, per
aiutare l'Ammiraglio nelle occorrenze del caso. Difatti, sopraggiunto il
giorno, fu possibile portare a terra tutto il carico e tutti gli oggetti utili
della nave e i nativi, con le loro numerose canoe, diedero così bene il loro
contributo, che nulla andò perduto, nè rubato, neppure una stringa, scrisse
l'Ammiraglio sul Giornale.

    Il Grande Genovese non poteva celebrare un Natale in condizioni peg-
giori di quelle che gli erano capitate nella sua prima campagna esplorativa!

    Ridotto, ora, con una sola caravella, e per giunta la più piccola delle
tre partite da Palos, non vedeva altra soluzione, date anche le ottime di-
sposizioni di Guacanagari a favore dei Cristiani, sia con la felicità che
mostrava; di poterli avere a lungo nel suo villaggio, sia con l'offerta, più
volte rinnovata, di voler mettere a loro disposizione qualunque cosa che
potesse essere a lui richiesta, decise di fondare sul litorale di quella stessa
baia uno stabilimento spagnolo, primo nucleo di una futura città. Difatti,
col materiale proveniente dalla caravella e con pietre e terrapieni, riuscì
in breve ad avviare la costruzione di un fortino al quale, in omaggio alla
Festa della Cristianità, ricorrente in quel giorno fatale, fu deciso di dare
il nome di La Navidad (Il Natale).

    Guacanagari tornò nei giorni successivi sulla Nñia per far visita al-
l'Ammiraglio e questi gli ricambiò le visite nel di lui villaggio. Furono
scambiati inviti a desinare insieme, sia sulla nave, sia nella residenza del
cacicco. Si proseguÌ nello scambio dei regali con soddisfazione d'ambo le
parti. Il cacicco, poi, era felice degli indumenti che di tanto in tanto l'Am-
miraglio gli regalava.

    Il Giornale di bordo ci fa sapere sul riguardo, che Guacanagari si pa-
voneggiava moltissimo nel cospetto dei suoi numerosi sudditi, mostran-
dosi vestito d'una semplice camicia e calzando un paio di guanti donatigli
dall'Ammiraglio, mentre di fronte ai Cristiani offriva l'aspetto più comico
di questo mondo.

    L'oggetto di tutti i loro discorsi, fatti a furia di moltissimi cenni e di
qualche rara parola appresa degli Indiani di bordo, era, naturalmente, la
ricerca dell'oro e delle sue fonti. Guacanagari, che cercava di compiacere
in tutto e per tutto l'Ammiraglio, gli faceva capire, s'intende, a suo modo,

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