Page 194 - merged
P. 194
tava di frequente e che le correnti lo trascinavano verso il Nord-Ovest. Si
limitò, quindi, ad incrociare al largo, in attesa del giorno.
Il 21 novembre, a giorno fatto, riprese la navigazione come il vento
glielo permetteva e diresse per Sud quarta Sud-Est, ma Martino Alonzo
Pinz6n, che con le sue vele latine poteva stringere meglio i venti che
scarseggiano, si allontanava nella direzione del Levante, nella quale le
altre due caravelle a vele quadre non potevano seguirlo, dato che il vento
veniva press'a poco da quella direzione.
L'avidità di lucro aveva avuto il sopravvento anche su quel sacro ri-
tegno che deve arginare le passioni di fronte al sentimento del dovere! Il
Pinz6n partì senza attendere il rimanente dell'armatella, senza che il cat-
tivo tempo lo costringesse a mutare rotta, ma solo per sua volontà e deci-
sione. Attratto dal miraggio dell'aurifera Babeque, troncò ogni indugio e
rapido si diresse a quella mèta per farvi per primo bottino e rientrare su-
bito dopo in patria a goderlo.
L'Ammiraglio, annotandone la diserzione sul suo Giornale, la com-
mentò con l.e parole: « E molte altre brutte cose mi ha egli dette e fatte! ».
Proseguendo nell' esplorazione costiera della terra cubana, la domenica
25 novembre l'Ammiraglio scoprì un altro bellissimo Porto, vastissimo e
riparato, a cui diede il nome di Porto Santo e dove il giorno di sabato
r" dicembre piantò la Santa Croce in segno di presa di possesso. Questo
luogo si ritiene che sia lo stesso in cui più tardi sorse la città di Baracoa.
Il martedì 4 dicembre lasciò definitivamente Porto Santo, dopo avere
esplorato i dintorni ed ammirato altre bellezze di quella vergine Natura.
Il giorno successivo trovò che la costa cubana volgeva, dapprima a Sud e,
poi, a Sud-Ovest. mentre dalla parte di Sud-Est si scorgeva un'altra gran-
dissima isola, che gli Indiani di bordo dicevano essere Bohio e dei cui
abitanti avevano gran terrore, perchè asserivano che di là provenivano i
mangia tori di uomini, razziatori delle loro terre.
Alla sporgenza estrema orientale della terra cubana (odierno Capo
Maysi) Colombo diede il nome di Alfa y Omega (Principio e Fine) vo-
lendo con ciò significare che essa era, per chi veniva dall'Europa, il prin-
cipio dell'India e, nello stesso tempo, per gli asiatici, la fine del loro
Continente.
60. Vani tentativi di raggiungere Babeque. - Da quindici giorni,
e cioè da quando la Pinta s'era allontanata dalle compagne, l'Ammiraglio
non aveva più avuto notizie di essa. Immaginava - e in questo non s'in-
gannava - che si fosse recata alla ricerca di Babeque e, francamente,
questo pensiero gli caglOnava una duplice preoccupazione: il timore che
13 - BIGK:\RDELLI.