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che li accompagnavano, erano stati ricevuti amichevolmente e con grande
solennità, come se fossero stati inviati dal Cielo.

    Nessuna traccia, però, di cannella e di pepe, ma solo del cotone in
grande quantità; nessun quadrupede all'infuori di quella specie di cani
che non latravano e che erano stati già notati in altri luoghi della costa;
niente oro, che, invece, si sarebbe trovato in altra terra lontana, verso il
Sud-Est; nessuna traccia del Gran Can, nè delle città che cercavano! Re-
cavano solo notizia d'una stranezza che avevano osservato nei nativi del-
l'isola: avevano notato che molti Indiani recavano in mano dei tizzoni ac-
cesi, composti di foglie secche, e che di tanto in tanto aspiravano per pro fu-
marsene! Era il triste retaggio che l'Umanità selvaggia, prima di scompa-
rire, doveva lasciare all'Umanità di lei più civile! Era il fumo del tabacco!

    L'Ammiraglio che, in attesa del ritorno dei suoi ambasciatori, aveva
ad una ad una tirato in secco le sue navi per calafatarle, le aveva rimesse
a galla e, ora, s'accingeva a partire verso Sud-Est per cercare oro e spezie
e per scoprire terre.

  59. L' /t m miraglio prosegue l'esplorazione della costa, cubana e M. A.

Pinzén diserta. ,-- La decisione, sia pure provocata dal vento contrario,
di tornare indietro, anzichè proseguire l'esplorazione della costa cubana
in direzione di Ponente, costituì una buona occasione perduta, il secondo
caso, dopo il quasi imposto mutamento di rotta del 7 ottobre (v. n. 53),
di quella disdetta che accompagnò il Grande Ligure in tutti i viaggi intra-
presi al di là dell'Atlantico.

     Ciò, naturalmente, lo diciamo noi moderni, che ragioniamo col discu-
tibilissimo senno del poi. Egli è certo che, se Colombo avesse proseguito
il viaggio costiero di Cuba nell'intrapresa direzione d'Occidente, avrebbe
accertato l'insularità di essa, non solo, ma giungendo all'estrema punta
occidentale avrebbe scoperto l'Yucatan, che le sta di fronte, e, penetrando
nel Golfo del Messico, avrebbe dato un corso diverso alla sua missione esplo-
rativa, alla immediata soluzione del problema dell'indipendenza delle terre
scoperte da quelle asiatiche, e alla storia della colonizzazione americana.

     Se non che, accogliendo considerazioni di simil genere, ci sembra
d'ingolfarci in qualche cosa che somiglia molto da vicino alla diversa
influenza che il naso di Cleopatra avrebbe esercitato nella storia del-
l'Egitto e di Roma, se fosse stato meno attraente!

     Si è voluto profittare del fatto che, per ben tre volte, la costa setten-
trionale di Cuba viene sul Giornale di bordo localizzata sul 42° parallelo
di latitudine Nord, per attribuire al Nostro una patente d'asinità, dato
che egli non avrebbe saputo calcolare, neppure con decente approsslma-
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