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(La Galiziana). Era abbastanza solida, ma troppo pesante, dato che era
stata costruita per navigare in paraggi funestati da duri venti e da frequenti
tempeste, qual'è, propriamente, il Golfo di Guascogna o Mar di Biscaglia.

     Colombo la destinò a sua nave ammiraglia e, desiderando porla sotto
la protezione della Santa Vergine, la ribattezzò Santa Maria, ma, in ve-
rità, non era molto soddisfatto di essa, perchè l'aveva giudicata fin dal
primo momento molto pesante e non adatta all'ufficio di discoprire, ed
aveva dovuto accontentarsene per mancanza di meglio.

   44. Le caratteristiche delle caravelle colombiane. - In genere, le ca-
ravelle, il cui nome sembra sia derivato dal greco caralos, che vuol dire,
appunto, barca leggera o piccola, erano costruzioni leggere, veloci e ma-
neggevoli, dalle forme agili e snelle, sebbene possedessero fianchi alquanto
arrotondati, con una stazza variabile dalle 100 alle 300 tonnellate d'oggi,
ed erano particolarmente preferite dagli esploratori del tempo, perchè
atte a profittare bene dei venti, ad avvicinare a distanza minima la costa,
a risalire i fiumi. Esse erano munite del ponte di coperta, con soprastrut-
ture a prua (Castello) o a poppa (Cassero) o in entrambe le parti. Non
richiedevano numerosi equipaggi ed erano facilmente tirabili in secco per
il normale calafataggio, o per eventuali riparazioni all'opera viva (Carena).

     Le caravelle usate dagli Spagnoli nel Mediterraneo erano del tipo
latino, cioè attrezzate con le ampie vele triangolari, dette appunto latine,
inferite alle lunghe antenne, che venivano issate obliquamente ai corti
alberi verticali a calcese. Le caravelle usate dai Portoghesi in Atlantico
erano, invece, del tipo rotondo e derivavano il loro tipo dal precedente,
nel quale erano state sostituite alle vele latine, specie nel quartiere di
prua, vele rettangolari o quadre inferite ai vari pennoni normali agli alti
alberi verticali.

     Con 1'assidua propaganda di Padre Perez in favore della spedizione
si era, finalmente, riusciti a trovare operai e forni tori per le riparazioni
e per 1'approntamento delle due caravelle e della nave Santa Maria, di-
modochè la squadretta si poteva ritenere, ormai, definitivamente costituita.

     Le singole caratteristiche delle predette navi dell'armatella colombiana
non si conoscono di preciso, perchè non ci sono pervenute immagini di
quelle navi e le relative misure sono state ricavate, indirettamente, da
fugaci accenni contenuti in fonti storiche sincrone, talora non concordi,
o da figurazioni di tale tipo di nave, riprodotte dai pittori del tempo
nei loro lavori artistici, o dai cartografi per adornamento delle loro mappe.

     Nell'epoca nostra se n'è tentata più volte la ricostruzione, specie in
occasione di grandi celebrazioni colombiane o della Scoperta, ma sempre
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