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mostratagli da un suo amico domestico del Papa e addetto alla Biblioteca
Vaticana.

    Tale mappa recava disegnata una terra incognita occidentale. Lo stesso
amico addetto alla Biblioteca del Papa gli aveva mostrato alcune scritture
antiche, una delle quali, rimontante al tempo di Salomone, diceva: Na-
vigherai il Mediterraneo sino al termine della Spagna, e di là verso il tra-
monto del sole, fra il Nord e il Mezzodì, in zona temperata e dopo 95°
di cammino, troverai la terra di Cipango, la quale è assai fertile ed abbon-
dante e sorpassa in grandezza Africa ed Europa.

    Tornato a Palos, s'era proposto di armare due caravelle per andare
alla scoperta della terra, che aveva visto nel Mappamondo della Biblioteca
Vaticana, se non che, entrato in rapporti con Colombo, gli aveva comuni-
cato il suo proposito, invogliandolo ad associarsi a lui e, fornitolo di da-
naro, lo aveva inviato presso la Corte per sollecitare il Reale assenso alla
spedizione!

     Tutte frottole: inventate dal figlio di Martino Alonzo Pinzén ventitrè
anni dopo la scoperta e nove anni dopo la morte di Colombo, in un pro-
cesso in cui erano in gioco vistosi interessi contestati agli eredi del Grande
Scopritore dagli eredi dei Pinzòn, i quali volevano attribuirsi il merito
della scoperta, esagerando il valore della compartecipazione dei membri
della loro famiglia all'impresa, mentre il Fisco spagnolo, da parte sua,
per non pagare affatto, o per pagare il meno possibile, svalutava sistema-
ticamente l'opera e i meriti del Sommo Ligure!

     Ora, non è affatto fuori di luogo, supporre che da parte di qualcuno
dei contendenti si sia potuto ricorrere ad esagerazioni o a compiacenti
testimonianze, tutt'altro che sincere, per far violenza alla verità e ai fatti
onde tirare l'acqua al proprio molino. A darei la prova che Arias Pinzén
raccontava frottole, basterà rilevare, anzitutto, la stonatura della presenza
del nome Cipango in una scrittura del tempo di Salomone (x sec. a. C.),
quando è risaputo che tale nome ci fu rivelato per la prima volta da
Marco Polo ne Il Milione (fine del secolo XIII) e, poi, che la somma di
danaro consegnata a Colombo, per affrontare le spese per recarsi al ({ Real »
di Santa Fe, veniva da parte della Regina, la quale mercè Diego Prieto
l'aveva inviata al medico di Palos Garda Hernandez, affìnchè la passasse
al Nostro. E tutto ciò risulta dalla testimonianza dello stesso Garda Her-
nandez al medesimo processo, non solo, ma con l'aggiunta, molto signifi-
cativa, che i rapporti col Pinzén s'iniziarono dopo le Capitolazioni stipu-
late fra Padre Perez e il Coloma.

     Non senza dire, infine, che tutte queste spiritose invenzioni di Arias
Pinzén, per chi ha seguito l'evoluzione del progetto colombiano fin dagli
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