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anni del soggiorno in Portogallo, attraverso le peripezie corse e i disagi
affrontati, prima di potere pervenire all'ultimo atto dell'odissea, dànno
l'impressione di un tentativo di completo capovolgimento della storia, per
fortuna non riuscito.
Senza tanti eufemismi, possiamo affermare che il motivo il quale
indusse Martino Alonzo Pinz6n a porre piede sul terreno preparato dal
Padre Guardiano de « la Ràbida » fu, non diciamo l'interesse del mer-
cante, ma addirittura la brama del predone, cui il miraggio di un lauto
bottino assicurato per certo, determinando il rapido arricchimento, non
poteva trattenerlo dal parteciparvi, onde profittare della buona occasione
che si offriva.
46. La costituzione degli equipaggi della spedizione. :----- Si afferma
che, dopo i colloqui col Perez e con Colombo, i Pinz6n - secondo una
testimonianza del tempo, quella di Hernan Yanez de Mantilla - parte-
cipando ai gruppi e ai capannelli dei marinai palosini sulla piazzetta del
paese, li esortavano a seguirli, con frasi che, press'a poco, suonavano come
queste: Non siete stanchi di vivere qui miseramente? Perchè non venite
con noi alla ricerca d'una terra le cui case hanno le te gole d'oro e così
tornerete a casa ricchi e contenti?
Se questa storiella avesse fondamento storico, ci sarebbe materia per
compiangere sinceramente gli abitanti di Cipango (i Giapponesi), i quali,
secondo il programma di gente siffatta, sarebbero rimasti in breve tempo
con tutte le loro case scoperchiate. Per fortuna, la divina Amaterasù (dea
del sole) proteggeva abbondantemente il suo popolo prediletto, facendo
sÌ che gli eventi maturassero in maniera diversa delle palosine brame,
talchè le te gole d'oro di Ci pango rimasero ai propri posti!
Ora, se dal pulpito del Pinzén partivano sermoni di tal genere, bisogna
concludere che, i primi ad esserne convinti, dovessero essere loro medesimi;
il che l'abbiamo già manifestato. Insomma, malgrado le incognite della
traversata, conveniva affrontarne egualmente i rischi, perchè rifiutarsi di
parteciparvi, se le cose stavano come si diceva, significava perdere un'oc-
casione che difficilmente si sarebbe ripresentata nella loro vita.
Tuttavia, albergava pur sempre in molti quel certo senso di paura,
di cui non riuscivano a liberarsi del tutto, malgrado il miraggio della
promessa dovizia, cosa che garbava poco a Colombo, perchè la sopravvi-
venza di residui di perplessità poteva, all'ultimo momento, per certe ine-
splicabili insorgenze dell'animo umano, provocare un rapido voltafaccia
e, allora, addio partenza!