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E, poi, ancora, c'era quella maledetta Mano di Satana, che, inopina-
tamente ed immane, emergeva dai Rutti per afferrare i navigli e trarli con
tutti gli uomini che li montavano nel profondo degli abissi! Roba d'ag-
ghiacciare dal terrore solo a pensarvi!
Come mai codesto pazzo d'uno straniero pretendeva d'andare all'India
per quella impossibile via? L'alto Oceano non era fatto per andarvi a
spasso con le navi e mettere a repentaglio la vita di tanta povera gente!
Se voleva andarci ad ogni costo, che ci andasse lui solo!
Bisogna premettere che, dall'ambiente de « la Ràbida », dalle discus-
sioni con l'intervento del medico del luogo Garcia Hernandez, nonchè
dagli insoliti messaggi inviati da Palos alla Corte mercè gente palosina,
era trapelata fra la popolazione la notizia di questo straniero che brigava
presso la Regina per ottenerne l'assenso ad una sua misteriosa spedizione
sull'Oceano, diversa da quelle condotte dagli esploratori del vicino Porto-
gallo, dimodochè, allorquando il primo cittadino di Palos (alcalde o sindaco
del luogo) potè conoscere la volontà reale di porre a disposizione del ca-
pitano Colombo la servitù navale delle due caravelle, e la comunicò ai
propri amininistrati, costoro non ebbero più dubbi circa l'amara sorte
che il Reale Potere aveva loro riserbata.
L'alcalde s'affrettò a dare assicurazione ai Sovrani che la loro volontà
sarebbe stata, senz'altro, eseguita, ma, forse, non sospettava la reazione
immediata dei palosini, perchè, di colpo, tutti i navigli che erano all'àncora
nel porticciuolo di Palos o nell'Estuario, presero il largo. Nessuno, difatti,
voleva correre il rischio d'essere prescelto per l'adempimento della servitù
navale. La cosa era poco allettante, soprattutto, per la mèta del viaggio
attraverso tutto quel po' po' di roba che abbiamo dianzi accennato e, in
secondo luogo, per la presenza al posto di comando d'uno straniero, che
nessuno conosceva e che non ispirava fiducia alcuna.
Cosicchè l'assicurazione data dal primo cittadino di Palos restò lettera
morta, perchè nessuno obbedì. Tutti gli ancoraggi dell'Estuario erano
deserti!
Questa reazione non servì affatto ad aprire gli occhi alla Corte e a
metterla sull'avviso circa la nessuna opportunità della via prescelta per
approntare la spedizione, anzi, la indispettì e la fece ricorrere a provve-
dimenti di rigore. Fu mandato sul posto un funzionario regio, in persona
di [uan de Peiialosa, con ordini precisi di far dare immediata esecuzione
alla volontà dei Reali, sia applicando un'ammenda di 200 maravedis per
ogni giorno di ritardo frapposto alla forni tura delle caravelle, sia requi-
sendo, se del caso, altrove le navi e ponendo la relativa spesa a carico della
malcapitata cittadina, la quale era lungi dal sospettare che il proprio
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