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eccessive, avevano indotto Giovanni II a ritirarsi dalle trattative, uscen-
done pel rotto della cuffia, col dichiarare l'impresa troppo aleatoria e fuori
del novero di quelle che propugnava il programma nazionale.

     Anche in seno al Consesso di Santa Fe le pretese colombiane venivano
giudicate esorbitanti, specie nell' elemento nobilesco, invidioso di dovere
accogliere fra i propri pari quell'oscuro mestierante del mare, quel plebeo,
che nessuno sapeva chi fosse e donde fosse piovuto.

     Colombo, sempre fermo e deciso nei suoi propositi, mantenne le pro-
prie richieste; gli oppositori mantennero i loro dinieghi, dimodochè le
trattative si ruppero sul più bello, quando ogni cosa sembrava incammi-
narsi a buon fine!

    Peccato! Tutto era crollato in breve ora e, questa volta, per sempre!
La Spagna, ormai, non faceva più per lui!

     Al colmo dell'esasperazione, Colombo abbandonò immediatamente
Santa Fe e prese la via di Cordova per fare i propri addii alle sue persone
care e recarsi subito dopo in Francia.

     Ma, pur quando il caso si giudica disperatissimo, la Divina Provvidenza
non manca dall'intervenire in soccorso di chi è messo a dura prova!

     Il Genovese aveva appena raggiunto la località denominata Puente de
Pinos, a due leghe circa da Granata, allorquando un corriere reale lo
raggiungeva e lo invitava a ritornare al campo di Santa Fe.

     Queste, in breve, le drammatiche vicende colombiane svoltesi nel
campo reale di Santa Fe. Esse sono state ricostruite in base ai dati della
tradizione raccolti attraverso varie fonti coeve, non tutte, però, assoluta-
mente fededegne. Fatti realmente storici di questo periodo, e che perciò
non è lecito porre in dubbio, sono la fondazione di Santa Fe, la presenza
di Colombo e dei Reali al campo di Granata, la resa e la presa di possesso
di questa città, i documenti emanati dai Reali nell'aprile 1492 per la spe-
dizione colombiana di scoperta e dei quali ci occuperemo tosto.

   41. Le « Capitolazioni » e gli altri documenti reali dell' aprile 1492. -
Che cosa era avvenuto al « Real » di Santa Fe dopo la partenza di Co-
lombo? A che cosa si doveva la manifestata resi piscenza e il richiamo
del Genovese?

     Ad un fatto semplicissimo. Partito Colombo dal campo, Alonzo de
Quintanilla e Luis de Santangel s'erano precipitati dalla Regina per espri-
merle che non era affatto conveniente ed opportuno, ora che le difficoltà
teoriche erano state appianate e che quelle pratiche di carattere finanziario
s'erano anch'esse avviate a buon fine, lasciarsi sfuggire un'occasione del
genere, sia per i grandi benefici che si potevano ricavare dall'impresa, sia

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