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Il Genovese aveva chiesto e i Sovrani avevano concesso:
a) il titolo e il grado di Almirante Mayor del Mare Oceano in per-
petuo, per sè ed i suoi eredi e successori maschi, con tutte le prerogative
e preminenze accordate agli Ammiragli di Castiglia nei loro distretti;
b) la carica di Vicerè e Governatore delle terre scoperte (isole e
terraferma) che fossero da considerare quali res nullius e, perciò, del
primo occupante, con tutte le prerogative e i diritti inerenti a tali uffici;
c) il prelevamento di un decimo dei proventi delle terre di sua
giurisdizione;
d) la facoltà di contribuire per 1/8 alle spese d'allestimento di tutte
le spedizioni dirette ai luoghi scoperti, per poterne poi percepire l'ottavo
del provento.
Il successivo giorno 30 aprile i Sovrani riconoscevano integralmente il
contenuto delle Capitolazioni stipulate tredici giorni prima, secondo le
quali Cristoforo Colombo si recava, per loro mandato, con navi e gente
spagnola, ma con il suo talento e la sua esperienza, a scoprire e conqui-
stare tal une isole e terreferme del Mare Oceano, onde era poi ragione-
vole e giusta cosa che i pericoli corsi per servire i Reali avessero ricom-
pensa adeguata. Vedremo, a suo tempo, come siano state mantenute le
reali promesse!
Frattanto, il Genovese veniva nominato Capitano della Marina spa-
gnola e, contemporaneamente, si procedeva alla stesura di altri documenti
necessari per il viaggio da intraprendere. Uno di questi documenti era il
famoso Passaporto, il quale rivestiva la forma di una commendatizia ge-
nerica, in quanto presentava Colombo nella carica conferitagli e invitava
a riconoscerlo come tale in ogni eventuale circostanza. E non ~ si tace che
in questo documento, a noi pervenuto, il movente commerciale e politico
della spedizione veniva adombrato col pretesto della propaganda religiosa.
Era una pedissequa imitazione dell'ipocrito sistema seguito dal Portogallo!
Altre Ordinanze dei Reali riguardavano l'approntamento del mate-
riale navigante. Re Fernando s'era ricordato che una cittadina del litorale
spagnolo dell' Atlantico, e precisamente Palos, aveva subito una condanna
per certi suoi passati trascorsi. Qualcuno ha insinuato che alcuni marinai
palo sini s'erano resi colpevoli sul mare di atti di pirateria in danno di loro
connazionali, per cui era intervenuta la sovrana sanzione e la successiva
commutazione della pena in un'ammenda in natura. Difatti la cittadina
di Palos, a richiesta dei Reali, era tenuta a fornire allo Stato due cara-
velle armate di tutto punto, con equipaggi e viveri per. un anno. .
Per la spedizione colombiana si poteva, dunque, profittare di quella
corvée e così ne sarebbe stato alleviato il pubblico Tesoro e, pertanto, un'ap-