Page 129 - merged
P. 129
di cadere sotto i rigori della Santa Inquisizione si delineava in tutta la sua
tragica possibilità.
Fortuna volle che alla discussione assistesse anche l'italiano Mons. Ales-
sandro Geraldini, il quale intuì il pericolo incontro al quale Colombo
inconsciamente correva ed allora, non potendo trattenersi dall'esprimere
il proprio modo di sentire in una discussione che gli sembrava, e con ra-
gione, che stesse per degenerare, osservò coraggiosamente che, se era vero,
anzi verissimo, che il francescano Nicolò da Lira si fosse dimostrato un
chiaro maestro di Teologia, nonchè un dotto postillatore della Sacra Bibbia,
e Sant'Agostino un illuminatissimo Dottore di Nostra Santa Madre Chiesa,
entrambi, però, erano stati poco o niente ferrati in materia cosmografica.
Conseguentemente, le premesse su cui poggiava il disegno del Genovese
dovevano essere esaminate sott'altra luce, cui non poteva sostituirsi la par-
ticolare dottrina di quei due colossi della Fede.
La nobile difesa di Mons. Alessandro Geraldini, sorretta dall'autorità
di cui godeva nell'alto Clero e nella Corte, servì a calmare le agitate acque
di quel sinedrio e provocò un momentaneo sbandamento, del quale profit-
tarono i pochissimi fautori del progetto. E, difatti, l'escriban de raci6n
Luis de Santangel, da uomo pratico, dominato dal senso degli affari, co-
noscendo le buone disposizioni della Regina verso Colombo, buttò fuori
una frase diversiva, ma quanto mai opportuna in simili frangenti, e cioè
quale somma si prevedeva di dovere spendere per effettuare l'impresa.
Stornata la discussione di carattere dottrinale e confessionale e suben-
trata quella di carattere finanziario, accortamente posta sul tappeto dal
Santangel, e che la trasferiva sul campo pratico dell'affare commerciale,
fu relativamente facile giungere ad un accordo: Colombo chiedeva 2.500
scudi per l'approntamento della spedizione, ma, alla fine, l'importo fu
fissato, in cifra approssimativa, in due milioni di maravedis (circa 30.000
lire del valore della nostra moneta prima della guerra mondiale del 1915-
1918), per il che veniva riconosciuta la possibilità di effettuarla, rimet-
tendo, però, la decisione definitiva alla Sovrana Potestà.
Mons. Alessandro Geraldini e Luis de Santangel avevano salvato in
tempo Colombo dal baratro in cui stava per precipitare e il buon Padre
Perez poteva ritenersi lieto di questo primo risultato promettente, ottenuto
mercè la sua mediazione. Ma l'odissea colombiana non era peranco ter-
minata.
La faccenda entrava, ora, su di un terreno scottante. Si chiedeva a
Colombo quali fossero le sue pretese nel caso di favorevole successo della
spedizione, e il Genovese non esitava ad avanzarle. Probabilmente, furono
le stesse manifestate al Re di Portogallo e che, essendo state giudicate
712