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72 originali, cioè provengono direttamente da 1955 e si riferiscono a un insediamento ar-
varie località di scavo italiane.               caico neolitico di raccoglitori di molluschi
Ugo Rellini, ordinario della cattedra di Pa- lagunari, con ceramica impressa e una tipi-
letnologia, nella quale succedette al Pigori- ca industria microlitica.
ni, dal 1929 al 1940, dedicò molte sue ener- Da qualche anno la struttura è stata aperta
gie a questo Museo, che nei suoi intendi-       alle visite scolastiche; la mostra Origini
menti avrebbe dovuto comprendere anche          dell'uomo, tenutasi dal novembre 1981 al
tematiche inerenti le culture protostoriche     febbraio 1982, con la notevole affluenza di
e storiche. Infatti inizialmente la denomi-     pubblico fatta registrare, ha creato un le-
nazione fu Museo delle Origini e della Tra- game tra questo museo e la cittadinanza ro-
dizione, per indicare quei fenomeni di per- mana.
sistenza tradizionale che caratterizzano
sempre il processo di formazione delle          Il Museo è stato recentemente ristruttura-
                                                to: il tipo di allestimento e di esposizione
grandi civiltà.                                 che è stato realizzato, ha sfruttato al massi-
                                                mo illimitato spazio esistente, facilitando
Tutto il materiale è stato organicamente        nel contempo l'organizzazione di esposizio-
riordinato in occasione del VI Congresso
Internazionale di Scienze Preistoriche e        ni tematiche. In particolare è stato dato ri-
Protostoriche svoltosi a Roma nel 1962. Il      lievo, attraverso accurate documentazioni
museo dispone di un laboratorio di restauro fotografiche e di altro genere, al complesso
e di un magazzino dove sono stati riposti or- lavoro di ricerca e ai vari metodi di indagine
dinatamente i reperti non esposti, in modo      che stanno alla base di ogni scavo.
da poterli facilmente utilizzare a scopo di
consultazione. C'è anche una sala per le        Per completare l'itinerario si consiglia una
                                                visita ad Albano, a pochi chilometri da Ro-
esercitazioni con appropriati archivi strati- ma, che ospita un museo piccolo, ma molto
grafici e tipologici, indispensabile dato che interessante sia dal punto di vista didatti-
le finalità di questa struttura sono princi-    co, sia perché in breve tempo (è stato inau-
palmente didattiche. L'attività museale si      gurato nel gennaio del 1973) è diventato un
svolge in stretto collegamento con quella       importante punto di riferimento culturale
dell'insegnamento della Paletnologia.           per parecchi studiosi di archeologia e di an-
                                                tropologia: si tratta del già citato Museo
Le collezioni costituiscono una rassegna
sintetica dei quadri culturali dell'antichità   Civico di Albano (vedi scheda a pago 110).
preistorica: in particolare è rappresentata     Villa Ferrajoli, una elegante palazzina ac-
la preistoria italiana dal Paleolitico all'Età  curatamente restaurata, accoglie al I e al II
del Ferro. Tra i reperti più importanti ci so- piano le sale destinate all'esposizione e la
no, oltre a esemplari della fauna pleistoce- sala delle conferenze, al piano di sotto un la-
nica, importanti serie di amigdale prove-       boratorio di restauro e uno fotografico, ol-
nienti da Terranera e Notarchirico, vicino a tre a una sala di lapidi marmoree.
Venosa, e da Matera, e preziosi manufatti       Una delle iniziative culturali portate avanti
in ceramica dipinta del Neolitico italiano,     dalla direzione è il periodico Documenta
provenienti quasi esclusivamente dall'Ita-      Albana, al quale collaborano esperti italia-
lia meridionale. Il collegamento tra la pri-    ni e stranieri. Un'altra attività è costituita
ma sala (contenente gli orizzonti neoenoliti- dalle frequenti campagne di scavo e dalle
ci) e la seconda (relativa all'Età del Bronzo ricognizioni effettuate nella campagna la-
e alla transizione al Ferro) è rappresentato    ziale, che consentono di rinnovare frequen-
dalla grande stratigrafia, ridotta a metà       temente il materiale esposto. Il Museo non
della grandezza naturale, di Coppa Neviga- custodisce grandi capolavori, anzi il discor-
ta presso Manfredonia, in Puglia. I mate-       so espositivo, svolto in modo estremamen-
riali provengono dallo scavo eseguito nel       te avanzato, è incentrato sulla vita mate-
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