Page 64 - SCIENZA IN CITTA'
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Illustrazione ottocentesca raffigurante un gruppo
di patagoni, indigeni della parte meridionale
del Sudamerica, con cui Darwin ebbe contatti
durante il suo lungo e proficuo viaggio a bordo
del brigantino Beagle, al comando del capitano
Robert Fitz-Roy.

mento, inteso nel senso di mancanza di             Swat, in Pakistan, e di Khartoum, in Su-
scambi di materiale genetico con altri grup-       dan, oltre a una serie di crani di Primati non
pi etnici, dovuto in questo caso soprattutto       umani (Scimmie e Proscimmie), che, ana-
alle difficili condizioni climatiche e di vita     lizzati e confrontati con i calchi dei più im-
esistenti in queste regioni, è considerato in      portanti fossili di Ominidi, che pure il Mu-
biologia il primo gradino della speciazione.       seo possiede, sono importanti per una mi-
Isolandosi sempre più il gruppo può dar vi-        gliore comprensione delle tappe evolutive
ta, nel corso dei secoli e dei millenni, a una     della specie Roma sulla Terra.
nuova razza ed eventualmente a una nuova           I primi manufatti
specie.                                            All'interno della città universitaria, affian-
Altri reperti di rilievo del Museo di Antro-       cato all'Istituto di Paletnologia, di cui costi-
pologia dell'Università sono la collezione di      tuisce un importante sussidio didattico, c'è
400 crani di melanesiani, unica in Europa,         il Museo delle Origini (vedi scheda a pago
che attira scienziati da molte parti del mon-      136). Costituito da Ugo Rellini negli anni
do perché, tra l'altro, consente di effettua-      Trenta con un primo nucleo di materiale ar-
re studi comparati con crani provenienti da        cheologico da lui stesso donato all'Univer-
vari continenti; e la collezione di 60 crani di    sità, il Museo fu riconosciuto ufficialmente
peruviani, interessante per uno studio sui         nel 1942 con un Regio Decreto che autoriz-
rapporti tra cultura e biologia, in quanto         zava l'Ateneo di Roma ad accettare la dona-
questi reperti presentano deformazioni ar-         zione di Rellini. A quel materiale si sono ag-
tificiali e trapanazioni rituali.                  giunti nel corso degli anni sempre nuovi
Il Museo custodisce anche preziose colle-          esemplari, la maggior parte dei quali sono
zioni provenienti dalle necropoli dello
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