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68 Museo nel dicembre del 1982, in occasione francese, l'abate H. Breuil, durante una
delle celebrazioni per il centenario della
morte di Darwin. Questi reperti, insieme       passeggiata.
                                               " ... la mattina del 16 luglio 1935 avevo ac-
con il cranio del Circeo, sono considerati     compagnato l'abate H. Breuil, professore
dagli addetti ai lavori i "pezzi forti" della
                                               al Collège de France e all'Istituto di Pa-
nostra paleontologia. Il primo esemplare di leontologia Umana di Parigi, a visitare il
Saccopastore, infatti, è il cranio umano più giacimento di Saccopastore (Roma), cele-
antico (risale a circa 100.000 anni fa) che esi- bre per il ritrovamento del primo cranio
ste in Italia e uno dei meglio conservati al   neanderthaliano d'Italia. Ci eravamo recati
mondo.
                                               sul fronte dell'antica cava di ghiaia, ormai
La vicenda del suo fortunoso ritrovamento abbandonata da anni ed invasa da acque
merita di essere raccontata. La località       permanenti, ed avevamo iniziato, sulle
Saccopastore, situata a Roma presso la via scarpate semifranate, la raccolta di fauna
Nomentana, sulla riva sinistra del fiume       malacologica, abbondante in alcuni livelli.
Aniene, che oggi fa parte dell'area urbana
di Roma, nei primi decenni del secolo era      A un certo punto sulla scarpata nord ve-
                                               demmo affiorare, negli strati indisturbati,
inclusa in una vasta tenuta di proprietà del   un corpo osseo che riconoscemmo per un
duca Mario Grazioli. Esattamente nel pun- cranio umano parzialmente demolito. Com-
to in cui oggi sorge un anonimo palazzo co- piutane poi l'estrazione abbiamo potuto,
struito negli anni Cinquanta, c'era allora     per la presenza di alcuni caratteri tipici, at-
una cava di ghiaia. Fu proprio mentre sca-
vavano in questa ghiaia che alcuni operai      tribuirlo a Homo neanderthalensis." Così
                                               Alberto Carlo Blanc rievoca in un suo scrit-
del duca Grazioli trovarono, e in parte dan- to il ritrovamento del secondo cranio di
neggiarono con dei colpi di piccone, un cra- Saccopastore. I due crani, appartenenti il
nio che fu subito consegnato a Sergio Sergio primo a una donna di età matura, il secondo
"Il 13 maggio 1929 il duca Mario Grazioli, a un giovane uomo, a lungo studiati da Ser-
colpito dalle circostanze del ritrovamento,    gio Sergi, sono stati classificati come ap-
mi mostrava e mi consegnava un cranio nel partenenti ai preneanderthaliani. Essi vis-
quale, benché ancora ricoperto dalla ghiaia sero dunque circa 100.000 anni fa, nell'ulti-
in cui era stato trovato, io riconobbi facil-  mo periodo interglaciale, mentre i nean-
mente fin dal primo istante i caratteri del
tipo di Neanderthal."                          derthaliani classici (cui appartiene, come si
                                               è detto, l'uomo del Circeo) si pensa siano
Queste parole sono tratte dalla prima co-      vissuti tra 60.000 e 45.000 anni fa, durante
municazione scientifica su Saccopastore del le prime fasi dell'ultima glaciazione.
professor Sergio Sergi, che iniziò subito      Un insieme di metodi di ricerca e di tecni-
una serie di studi di carattere antropologi-
co sul reperto.                                che nuove hanno consentito, da qualche an-
                                               no a questa parte, di ricostruire un quadro
Ci si può meravigliare che, al casuale ritro- abbastanza preciso dell'ambiente in cui vi-
vamento di quel cranio fossile, non sia se-    vevano questi nostri pro genitori, il che ha
guita una campagna di scavi. Eppure è così: fornito ulteriori informazioni sul grado di
il sito di Saccopastore, probabilmente per     evoluzione da essi raggiunto.
mancanza di fondi, rimase abbandonato e si La mostra L'uomo di Saccopastore e il suo
deve a una seconda circostanza fortuita il     ambiente, citata in precedenza ha dimo-
reperimento del secondo cranio. Esso in-
                                               strato appunto come un approccio multidi-
fatti fu visto affiorare sul terreno, a sei anni sciplinare sia ormai indispensabile nello
di distanza dalla prima scoperta, da due       studio delle origini dell'uomo. Accanto ai
studiosi di paleontologia, Alberto Carlo
                                               tradizionali metodi di indagine sui resti fos-
Blanc, di cui si è già parlato, e un suo ospite sili umani, il più importante dei quali è sen-
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