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Incisione raffiguramte il gesuita Athanasius
Kircher (1601-80), che raccolse un importante
complesso di reperti preistorici ed etnografici
conservati inizialmente nel Collegio Romano
e confluiti poi nel Museo Preistorico
ed Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma.
Antiporta del Mundus subterraneus
di A. Kircher, stampato ad Amsterdam nel 1665.
64 cui furono rinvenuti, fra l'altro, antichissi-
mi choppers, la prima industria litica viene
chiamata anche Olduvaiano. L'industria
Acheuleana (detta così da Saint Acheul,
nella Francia settentrionale), nata con
l' Homo erectus, produsse soprattutto dei
bifacciali facilmente riconoscibili per le loro
forme simmetriche, che richiamano una la-
crima, una mandorla o un cuore. Altra tec-
nica è la Levalloisiana (dal nome di una lo-
calità vicino a Parigi) che richiedeva un no-
tevole grado di abilità in quanto presuppo-
neva la predeterminazione della forma del-
l'utensile da realizzare. Essa introdusse,
tra le altre innovazioni, un diverso tipo di
scheggiatura della pietra, che veniva assot-
tigliata in grandi lame piatte. La famosa in-
dustria musteriana (da Le Moustier, in
Francia), diffusissima durante il Paleolitico
Medio, tra gli 80 e i 40.000 anni fa, nel pe-
riodo in cui erano comparsi i neanderthalia-
ni, si caratterizzò invece non tanto per la ti-
picità di alcuni strumenti, ma per aver rag-
giunto un significativo livello tecnologico.
Questi sono solo pochi esempi, tra più ricor-
renti, di tecniche di lavorazione della pie-
tra, ma ne sono state catalogate numerose
altre.
La fabbricazione di utensili litici presuppo-
ne, cosa del resto confermata dalle dimen-
sioni del cervello dell' Homo habilis (circa il
doppio di quello dello scimpanzé) e delle
specie da lui discendenti nelle quali la capa-
cità cranica diventò sempre più grande,
una intelligenza notevolmente superiore a
quella posseduta dalle grandi scimmie e te-
stimonia un tipo di vita che queste certo
non conducono. Servendosi di questi stru-
menti l'uomo preistorico tagliava a pezzi e
scuoiava gli animali, staccava la carne dal-
l'osso, appuntiva bastoni di legno; con altri
attrezzi sfaccettati ma non taglienti, come
raschiatoi e grattini, puliva e raschiava le
pelli, scortecciava rami.
Le sale della sezione preistorica del Museo
in cui sono raccolti numerosi utensili litici
sono dedicate al paleontologo italiano Al-
berto Carlo Blanc (1906-1960), al quale si