Page 58 - SCIENZA IN CITTA'
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deve una serie di scavi effettuati nella zona varianti regionali e cronologiche.
di Torre in Pietra, a nord di Roma, negli an- Come si vede, malgrado si sia raccolta una
ni 1930-35. Una interessante e didattica ri- notevole documentazione fossile, i dati a di-
costruzione è stata realizzata al centro del- sposizione non consentono una interpreta-
la prima sala: all'interno di un riquadro de- zione sicura dell'ultimo periodo del proces-
limitato da lastre di vetro è stato inserito so di ominazione. Anche la scomparsa del-
un lembo di paleosuolo venuto alla luce a l'uomo di Neanderthal, avvenuta circa
Torre in Pietra. Su di esso si vedono ossa di 35.000 anni fa, dopo un periodo di perma-
animali preistorici e strumenti litici lasciati nenza sulla Terra estremamente breve
dall'uomo paleolitico. In una delle vetrine si (meno di 100.000 anni), è rimasta finora
nota una grande e bella amigdala raccolta senza una spiegazione plausibile.
da Blanc nei pressi di Ponte Milvio nel 1911. Le numerose tracce lasciate dai neander-
Sono esposti anche resti di fauna: mascelle thaliani ci permettono comunque di farei
di Rinoceronte di Merck, zanne di Elephas un'idea del grado di evoluzione da loro rag-
antiquus ed eccezionali fossili di flora: abe- giunto. Come abbiamo accennato nel para-
te, tasso, vite. grafo precedente, la tecnologia del nean-
Uno dei reperti di maggior rilievo del mu- derthalensis, analizzata attraverso i suoi
seo è il famoso "cranio del Circeo", trovato manufatti litici, ci mostra una intelligenza
da Blanc nella Grotta Guattari a San Felice superiore a quella dell'Roma erectus. L'in-
Circeo, e risalente a circa 60.000 anni fa. dustria levalloisiana e quella musteriana
Classificato come un vero e proprio nean- documentano un grado di perfezionamento
derthaliano, questo cranio ha contribuito, tecnologico fino a poco tempo prima impen-
assieme con gli altri della stessa specie tro- sabile: uno studioso francese, André Leroi-
vati prevalentemente in Europa, alla di- Gourhan, che ha messo in rapporto il perfe-
scussione, ancora aperta, su quella che si è zionamento delle tecniche litiche con l'e-
rivelata una delle più complesse questioni spansione del volume cerebrale, ha calcola-
paleontologiche: il problema della colloca- to che, mentre col chopper da 1 kg di pietre
zione dell'uomo di Neanderthal nell'albero si ottenevano circa 60 cm di spigoli taglien-
filogenetico umano. ti, già nell' Acheuleano se ne ottenevano 2
Questa sottospecie, che visse in un arco di metri, e nellevalloisiano addirittura 6 me-
tempo intermedio tra l'Roma erectus e il tri, per arrivare poi con l' Homo sapiens sa-
sapiens sapiens, deve essere considerata piens al microlitismo, che permise di otte-
intermedia fra queste anche dal punto di vi- nere 100 metri di filo tagliente da ogni kg di
sta evolutivo come si pensava fino agli anni pietra.
Cinquanta? Ovvero si deve credere alla I Neanderthaliani inoltre acquisirono note-
teoria del policentrismo, secondo la quale la vole abilità nel ritoccare le schegge, otte-
transizione tra Roma erectus e Roma sa- nendo così una quantità enorme di utensili
piens sarebbe avvenuta in tempi diversi a diversi, come punte di armi, coltelli, gratti-
seconda delle diverse aree geografiche? ni ecc.
Recentemente è stata elaborata una nuova Insieme ai fossili umani di neanderthaliani
teoria che tenta di dare una spiegazione sono state rinvenute per la prima volta te-
unitaria dell'iter evolutivo umano. Propo- stimonianze di pratiche magiche e di forme
sta da J. Jelinek e E. Genet-Varcin, essa di religiosità. Il loro culto dei morti è docu-
critica, ritenendola del tutto arbitraria, la mentato inequivocabilmente da numerose
suddivisione dei fossili umani in varie spe- circostanze: la posizione degli scheletri, il
cie e sostiene invece che il genere Roma, loro stato di conservazione, la presenza di
fin dalla sua comparsa, è appartenuto a pollini di fiori o di ossa di animali.
un'unica specie, la sapiens, pur con alcune Il cranio del Circeo, in particolare, è stato