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e navi tornavano a stringersi tutte intorno alla Mariagalan-
te. Immaginate che spettacolo doveva essere, e quanta abi-
ità di manovra era necessaria! L'ammiraglio voleva ognuna
delle navi a portata di voce, in modo da poter distribuire gli
ordini per la nottata, le raccomandazioni e i rimproveri.
Quando la notte cade, ogni nave accende la propria lanterna
di poppa, oppure dà fuoco a un composto di legna leggera e
stracci cosparsi d'olio in una lucerna di ferro. Durante le
ore notturne, quando gli alisei soffiano pieni e forti, tutti
cercano di compiere le proprie mansioni, come in un con-
voglio moderno. Ogni mezz'ora le voci dei mozzi annuncia-
no un altro giro di clessidra; alle undici, alle tre e alle sette
c'è il cambio del quarto. Un momento prima che il turno
della mattina abbia inizio, un prete a bordo della nave am-
miraglia celebra quella che veniva chiamata la «messa
asciutta», simile in tutto alla messa tradizionale ma senza
a benedizione dell'ostia e del vino, per evitare che il rollio
della nave potesse farli cadere o versare. Dalle altre navi,
gli uomini aspettano di vedere l'elevazione, quindi si ingi-
nocchiano e si segnano. Allora si intona un inno, viene gi-
rata la clessidra, si procede al cambio della guardia e ognu-
no manovra le vele per l'abituale gara diurna fra i vascelli.

 Il giorno di Ognissanti l'ammiraglio era così sicuro di
 raggiungere la terra entro settantadue ore che fece distribuì-
 re una razione supplementare di acqua agli uomini. Al tra-
 monto del 2 novembre egli sapeva, da esperto marinaio,
 che la terra era vicina dall'addensarsi delle nubi all'orizzon-
 te e dal volo degli uccelli. Ordinò di ridurre le vele, per ti-
 more di oltrepassare nel buio le terre senza vederle, dal mo-
 mento che la luna si sarebbe alzata soltanto poco prima del-
 l'alba. Certo dev'essere stata una notte agitata, con gli uo-
 mini giovani che immaginavano di vedere luci e di sentire i
 marosi, gli scandagliatori che gettavano lo scandaglio d'al-
 to mare ripetendosi l'un l'altro «Niente fondale! », gli uffi-
 ciali che diventavano tesi e irritabili. Alle cinque del matti-
 no di domenica 3 novembre, non appena il primo debole
 grigiore dell'alba apparve a est, una vedetta della Mariaga-
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