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un picco montuoso che si erge per mille-millecinquecento
metri sul mar dei Caraibi, le cui profondità, già a poche
centinaia di metri dalla costa, sono del più intenso blu zaffi-
ro, mentre i fondali poco profondi variano dal color smeral-
do brillante fino al giallo dorato più luminoso. All'alba, l'i-
sola più vicina è un'ombra indistinta, una forma scura con-
tro la volta celeste; con l'aumentare della luce, avvicinan-
dosi, la terra prende forma, sostanza e colore. Il sole accen-
de i pinnacoli delle montagne di rosso fiamma, mentre i lo-
ro fianchi ricoperti di foreste passano dal grigio al verde per
arrivare infine a un blu appena più chiaro di quello marino.
Durante il quarto prima di mezzogiorno, con il levarsi del
vento, si formano su ogni isola banchi di nuvole, e percor-
rendo la costa sottovento a mezzodì può capitare di incap-
pare nelle zone di bonaccia e di rimanere fermi sotto le altu-
re: fu proprio quello che accadde a Colombo a Guadalupa.
Allora il mare diventa uno specchio ondulato che riflette i
colori della terra, spezzato solo dalle emersioni dei pesci
volanti e dei delfini. Ma la bonaccia non dura mai a lungo.
Il vento torna ad alzarsi, si lascia l'isola a poppa e si conti-
nua a guardarla affascinati, mentre le cascate sferzano i
pendii selvosi e le nuvole si colorano di arancione sotto il
sole calante. Se l 'orizzonte occidentale è chiaro, nell 'ultimo
tratto della sua discesa il sole manda lampi di smeraldo bril-
lante dal suo spettro.
Colombo, come la maggior parte dei marinai, era devoto
alla Vergine Maria, protettrice dei naviganti, e per molti
giorni continuò a battezzare le isole con i nomi dei santuari
a lei dedicati. Alcuni di questi nomi vennero in seguito tra-
sferiti ad altre isole, poiché è difficile ricordare una tale se-
quenza di nomi, e la famosa carta nautica di Juan de la Co-
sa, compagno di bordo dell'ammiraglio in questo viaggio, è
piuttosto confusa. Tuttavia è possibile ricostruire con suffi-
ciente attendibilità il percorso seguito dalla flotta.
Subito dopo Guadalupa, la flotta oltrepassò un'isola che
Colombo chiamò Santa Maria de Monserrate, in onore di
un famoso monastero situato nei pressi di Barcellona, e an-