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nea di galleggiamento le fiancate erano dipinte a colori vi-
vaci, e sotto erano spalmate di pece, poiché si credeva che
la pece tenesse lontano dalle carene cirripedi e teredini. Le
vele erano ornate di croci e altre figure araldiche, e le navi
portavano diverse bandiere grandi e colorate, che garrivano
al vento all'entrata e all'uscita dal porto. L'insegna reale
della regina Isabella, inquartante i castelli e i leoni di Casti-
glia e di León, era issata alla sommità dell'albero maestro,
mentre sull 'albero di trinchetto o di mezzana veniva spiega-
to lo speciale vessillo della spedizione: una croce verde in
campo bianco, con una corona su ogni braccio, concessione
alla casa d'Aragona. Tutti e tre i vascelli erano armati con
qualche rudimentale pezzo d'artiglieria, in modo da poter
respingere eventuali attacchi di pirati o di altri nemici; non
erano tuttavia navi da guerra, e dunque non imbarcavano né
soldati né cannonieri.
Colombo, forestiero della conte a di Niebla, non sarebbe
mai riuscito a reclutare ufficiali e uomini d'equipaggio senza
il sostanzioso aiuto che gli fornirono le tre principali fami-
glie di armatori di Palos: i Pinzón, i Niño e i Quintero. Mar-
tin Alonso Pinzón comandava la Pinta, e aveva preso con sé
il fratello minore Francisco in qualità di primo ufficiale. Un
altro fratello, Vicente Yàfiez Pinzón, comandava la Niña,
della quale era primo ufficiale e proprietario Juan Niño; e un
fratello di Juan, Peralonso Niño , era pilota della Santa Ma-
ria. Lo stesso Colombo comandava l'ammiraglia, ma il suo
proprietario, Juan de la Cosa, volle essere presente a bordo
come primo ufficiale. Ogni vascello aveva un pilota, un uf-
ficiale che svolgeva le mansioni del moderno primo ufficiale
ed era responsabile della navigazione, nonché un chirurgo.
Nella flotta vi erano molti specialisti: Lufs de Torres, un
ebreo convertito che conosceva l'arabo, il che, secondo
quanto si pensava allora, gli avrebbe permesso di conversare
con cinesi e giapponesi; Rodrigo de Escobedo, segretario
della flotta, che aveva l'incarico di scrivere la relazione uffi-
ciale delle scoperte; Rodrigo Sanchez, controllore reale, al
quale era affidato il compito di tutelare gli interessi della co-