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36 gioielli della corona per finanziarIa, ma Santangel rispose
dendo soltanto un conto spese, senza onori o emolumenti, che non ve ne sarebbe stato bisogno. Egli inviò subito un
ora domandava non soltanto l'investitura nobiliare e il tito- messaggero che raggiunse Colombo in un villaggio a quat-
lo di ammiraglio, ma anche di essere nominato governatore
e viceré di ogni nuova terra che avesse scoperto; inoltre che tro miglia da Santa Fe e lo riportò indietro.
entrambi i titoli fossero ereditari per la sua famiglia e che a
lui e ai suoi eredi venisse garantito il dieci per cento sui ri- A questo punto la decisione era presa, ma c'era ancora
cavi del commercio che si sarebbe instaurato. Aveva subìto una lunga serie di cosas de Espaiia da risolvere; infine sol-
oltraggi d'ogni genere nel corso della sua lunga permanenza tanto nell'aprile del 1492 i contratti fra Colombo e i sovrani
in Spagna, e adesso - per san Fernando! - non intendeva - conosciuti come i « capitolati» - vennero firmati e sanci-
procurare gloria alla Spagna senza ricevere niente in cam- ti. I sovrani, in considerazione del fatto che « Cristébal Co-
bio. Se i sovrani avessero voluto accordargli, in caso di 16n » muoveva « alla scoperta e conquista di certe isole e
successo dell'impresa, quei ranghi, titoli e proprietà che terre nel mare oceano », gli promettevano i titoli di ammira-
egli avrebbe procurato alla Spagna, bene; ma senza più glio oceanico, * viceré e governatore delle terre che egli
mercanteggiamenti. Prendere o lasciare. avrebbe scoperto; avrebbe avuto diritto al dieci per cento di
tutto l'oro, le gemme, le spezie e le altre mercanzie prodot-
I sovrani lasciarono. Nel gennaio del 1492, immediata- te o ottenute per commercio entro quei domini, senza ag-
mente dopo la caduta di Granada, Ferdinando e Isabella gli giunte di dazi; avrebbe avuto il diritto di investire nella mi-
comunicarono la decisione nel corso di un'udienza che, al- sura di un ottavo per ogni nave che si recasse colà; tali cari-
meno nelle intenzioni del re, doveva essere definitiva. Co- che ed emolumenti sarebbero stati goduti dai suoi eredi e
lombo sellò il suo mulo, preparò le bisacce con le sue carte successori per sempre. I sovrani stilarono altresì un breve
e altri documenti e partì per Siviglia con l'amico padre Juan passaporto in latino, con la conferma dell'incarico a Co-
Pérez, intenzionato a imbarcarsi per la Francia e a raggiun- lombo di navigare con tre caravelle « verso le regioni delle
gere Bartolomeo per rinnovare l'appello a CarIo VIII. Indie» (ad partes Indie), e tre lettere di presentazione iden-
tiche: una indirizzata al « Gran Khan» (l'imperatore cine-
A questo punto, come in un bazar orientale, il negoziante se) e le altre due con l'intestazione in bianco, in modo da
rincorse il cliente per accettare la sua ultima offerta. Luis poter essere completate con i nomi e i titoli degli altri re-
de Santangel, tesoriere privato di re Ferdinando, si recò gnanti che Colombo avrebbe potuto incontrare ..
. dalla regina il giorno stesso in cui Colombo lasciava Santa
Fe e la sollecitò ad accettare le condizioni proposte. San- Al lettore moderno può sembrare del tutto ingenua l'idea
tangel osservò che la spedizione non sarebbe costata più
che una settimana di ospitalità di un monarca in visita, e .he Colombo potesse sbarcare con meno di cento uomini in
che egli si sarebbe assunto l'impegno di raccogliere i fondi
necessari. In quanto agli onori e agli emolumenti richiesti qualche costa della Cina o del Giappone e «assumere il
da Colombo in caso di successo, non si trattava per il mo-
mento che di prometterIi; se poi fosse stato indispensabile controllo››del paese. Ma l'Europa aveva una conoscenza e
concederIi, sarebbe stato un prezzo irrisorio per la scoperta
di nuove isole e di una rotta occidentale per le Indie. Isabel- un'idea vaghissima dell'« Estremo Oriente »; i portoghesi
la, che in cuor suo aveva sempre creduto nell'impresa, ade-
rì con entusiasmo e propose addirittura di impegnare i non avevano avuto difficoltà a trattare con i re africani,
I • Il titolo di « ammiraglio» di Colombo non aveva niente a che vedere con il
vnmundo di una flotta; significava che egli avrebbe avuto giurisdizione di amrni-
1II r !lliulO sull'oceano e su ogni nuova terra scoperta. Il suo titolo come cornandan-
te di una flotta in ognuno dei suoi quattro viaggi era quello di capitano generale,
corrispondente al commodoro anglosassone.