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egli notò su un promontorio gli edifici del convento france-
scano della Rabida. Questo gli suggerì la soluzione del pro-
blema di quel figlio piccolo, Diego, poiché era noto che i
francescani accettavano convittori. Così, sbarcato a Palos,
percorse con il figlio quattro miglia fino al convento, bussò
al portone e chiese al guardiano un po' di pane e di acqua
per il bambino. Per un caso fortunato, si avvicinò all'entra-
ta Antonio de Marchena, un francescano dall'intelligenza
vivace, versato negli studi astronomici. Il frate intavolò su-
bito una conversazione con Colombo, invitò padre e figlio a
restare e accettò il piccolo Diego come discepolo. Inoltre,
in quell'occasione, egli presentò Colombo al conte di Medi-
naceli, grande di Spagna e importante armatore di Cadice.
Medinaceli, al quale Colombo chiese « tre o quattro cara-
velle ben equipaggiate e niente di più», aveva quasi deciso
di sottoscrivere l'impresa quand'ebbe l'idea di chiedere
l'approvazione della regina. Isabella gliela negò, ritenendo
che un' impresa così importante come quella di Colombo
dovesse essere sostenuta direttamente dalla corona. Questo
finì col ritardare il viaggio di Colombo di altri sei anni.