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parte occidentale di Cuba, Chattanooga nel Tennessee,           «L
Grand Rapids nel Michigan e l'Ontario occidentale! Inoltre,     es
poiché Colombo si proponeva di prendere il largo dalla ba-      Si
se delle Canarie occidentali, che si trovano su un parallelo a  at
9 gradi ovest di capo San Vincenzo, era infine convinto di      ni
avere solo 68 gradi di rotta a ovest da percorrere prima di     sc
raggiungere il Giappone. Combinando questi grossi errori        iq
di calcolo con la sua sottostima dell'effettiva estensione di   vi
un grado, egli aveva stabilito che la lunghezza del viaggio     di
oceanico dalle Canarie al Giappone sarebbe stata di 2400        vi
miglia marine, mentre la distanza reale in linea d'aria è di    va
10.600 miglia!                                                  fr
                                                                du
   Colombo, tuttavia, non pervenne a queste conclusioni da      gi
solo. Aveva l'appoggio di un dotto medico di Firenze, Pao-
lo Toscanelli, che si dilettava di astronomia e di matemati-    za
ca. Toscanelli, prendendo per buona la stima della lunghez-     zi
za dell' Asia fatta da Marco Polo, aveva scritto a un amico     po
portoghese nel 1474, incoraggiandolo a persuadere il re a       ne
organizzare un viaggio verso occidente in direzione del         tu
Giappone, « fertilissimo in oro », e verso la provincia cine-   ch
se del Mangi. Egli prospettò un viaggio di 3000 miglia da       ce
Lisbona al Cipango (Giappone) e 5000 miglia da Lisbona a        gl
Quinsay (Hang-chou) e inviò una mappa nautica a sostegno
della sua teoria. Informato di tutto ciò, Colombo, entusia-     ne
sta, scrisse al dotto fiorentino chiedendo altri particolari;   es
prontamente ricevette un'incoraggiante lettera di risposta e    de
un'altra carta nautica, che Colombo avrebbe poi portato con     riv
sé nel suo grande viaggio di scoperta. La corrispondenza        a
fra i due avvenne poco dopo il ritorno di Colombo dalla Co-     tu
sta d'Oro, nel 1481 o all'inizio del 1482. Sia la lettera sia   po
la carta nautica furono sempre considerate da Colombo pro-      st
ve determinanti da addurre a sostegno del suo progetto.         C
                                                                tra
   Naturalmente aveva anche altre prove: alcune di ordine       sa
letterario, altre di ordine pratico. C'era anzitutto, oltre al
già citato Salmo 19, una lunga serie di passi biblici: «Ora
trepidano i lidi, nel giorno della tua caduta; sono costernati
i lidi sul mare per la tua dipartita» (Ezechiele 26, 18); «Il
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