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gnoli di fronte al pericolo, scese da solo sulla spiaggia ad
affrontarli; poi, ritornando sulla sua lancia, rimase tutta la
notte a osservare il movimento degli indigeni, appena fuori
portata delle loro frecce. Questi, forse pensando di non po-
ter più contare sul fattore sorpresa, si ritirarono presso il
villaggio di Quibian. Méndez, dopo aver fatto rapporto al-
l'ammiraglio, li seguì fin laggiù e, incurante delle grida ter-
rificanti dei guerrieri, tirò fuori con assoluta freddezza un
servizio da barbiere e si fece tagliare i capelli dal suo com-
pagno Rodrigo de Escobar. Questa scenetta non solo ebbe
l'effetto di far cessare il clamore, ma interessò talmente
Quibiàn che egli stesso volle farsi aggiustare i capell i. Infi-
ne i due spagnoli donarono al cacicco indiano le forbici, lo
specchio e il pettine, e Méndez se ne andò in pace.
A questo punto Colombo avrebbe dovuto capire che il
suo progettato centro di scambi commerciali non avrebbe
resistito all'ostilità di migliaia di indigeni che, nasconden-
dosi nella foresta impenetrabile, avrebbero potuto cogliere
di sorpresa la guarnigione della colonia. Egli prese invece
una pessima decisione, facendo catturare Quibian e tcnen-
dolo come ostaggio a garanzia della buona condotta dei
guaimi. L'operazione fu prontamente eseguita al comando
di Diego Méndez: il cacicco e una trentina di membri della
sua famiglia furono presi in un'imboscata da un gruppo di
spagnoli armati che li portò lungo il fiume insieme a una di
screta quantità di oggetti d'oro. Ma Quibian riuscì a liberar-
si dei suoi carcerieri, e prontamente sollevò gli uomini del-
la regione contro gli invasori.
Intanto i marinai stavano rimorchiando tre delle caravelle
oltre la barra di Belén, intendendo lasciare la Gallega sul
posto come fortezza galleggiante a disposizione di Bartolo
meo e della guarnigione. Il 6 aprile, mentre si scambia vallo
gli addii e solo venti uomini e il cane lupo irlandese erano
rimasti a guardia del forte, un contingente di circa quattro-
cento indiani armati di archi, frecce e lance mosse all’assal-
to. Gli spagnoli riuscirono a respingerli, soprattutto con
l'aiuto del feroce cane, ma gli indigeni prontamente passa-