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I sovrani furono gentili e confortanti con Colombo, pro- s
misero che giustizia sarebbe stata fatta e che i suoi privilegi l
sarebbero stati reintegrati. Ma passarono settimane e mesi, c
e nulla di nuovo accadde. Per la corona vi erano sempre d
problemi più pressanti di quelli della lontana Hispaniola:
prima la spartizione di Napoli con la Francia, poi la parten- c
za della quindicenne infanta Caterina che andava sposa al c
principe di Galles. Intanto Bastidas, Peralonso Nifio , Hoje- n
da e altri continuavano a organizzare spedizioni in proprio t
nell' « Altro Mondo».
Colombo voleva un ripristino completo dei propri diritti,
proprietà, titoli e uffici. Egli spese molto tempo nella com-
pilazione del Libro dei Privilegi, un elenco di tutti gli ac-
cordi stabiliti con i sovrani con gli ordini e le lettere reali;
ma certo era vano aspettarsi che la situazione tornasse co-
m'era prima. Colombo e i suoi fratelli avevano combinato
troppi guai a Hispaniola per poter sperare di riaverne il pos-
sesso, e adesso che la costa del Sud America si apriva all'e-
splorazione, era ozioso supporre che i sovrani acconsentis-
sero a confermare titoli e privilegi per un intero continente,
quando i loro impegni erano in origine riferiti solo a un'e-
ventuale stazione commerciale e a un gruppo di isole. Co-
lombo avrebbe dovuto saggiamente accettare una soluzione
di compromesso, e accontentarsi di un castello, di un vitali-
zio e di un titolo ducale; inoltre non gli si contestava la fa-
coltà di fregiarsi del titolo di ammiraglio e viceré: gli si vo-
leva soltanto impedire di esercitare tali funzioni. Ma Co-
lombo, come abbiamo già visto in altre occasioni, non era
uomo da compromessi.
Nel settembre del 1501, dopo un'attesa di otto mesi, Co-
lombo apprese che le cose si erano messe al peggio. Invece
di reintegrarlo nel suo rango con tutti gli onori, i sovrani si
limitavano a richiamare indietro Bobadilla; intanto Don Ni-
colas de Ovando veniva nominato governatore delle Isole e
del Continente delle Indie. A Colombo venne concesso sol-
tanto di usufruire dei titoli ormai inutili di viceré e di ammi-
raglio, nonché del permesso di far viaggiare con la flotta di