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Il terzo viaggio in America

LOMBO non riusciva a comprendere per quale ragione la
 una gli avesse improvvisamente voltato le spalle. Eppu-
  a un uomo pio, scrupoloso nei suoi doveri religiosi,
 si rivolgeva a Dio costantemente, non solo nei momenti
 saltazione; e Dio certo voleva che la Spagna riuscisse a
 vertire gli indigeni alla vera fede: dunque perché la
vvidenza ostacolava le sue imprese? Egli aveva servito
 mente i suoi sovrani, rispettandone desideri e interessi,
 eva conquistato alla Spagna un nuovo grandioso domi-
 al di là dell'oceano. Perché dunque i sovrani davano
  lto a frate Buil e inviavano quell' Aguado a insultarlo?
  aveva predisposto tutto con cura, conservato le navi ef-
  nti, badato alla salute della sua gente e alla corretta
 servazione della polvere da sparo. E tuttavia gli spagno-
 mbravano ora rivoltarglisi contro. Perché, dunque, per-

   La lettura del Libro di Giobbe leniva le sue pene, ma
 gli dava una risposta. Forse la causa di tutto era il pec-
  d'orgoglio al quale si era abbandonato dopo il primo
 gio, oppure le vesti lussuose che aveva adottato per
guarsi al nuovo rango di ammiraglio, o il compiacimen-
  compagnie altolocate, di cibi raffinati e di libagioni
  llenti? L'orgoglio, certo, è un peccato mortale. Così,
  to a Cadice, Colombo indossò il rozzo saio francescano
egno di pentimento e di umiltà e alloggiò presso con-
 i, in ricoveri inospitali e dal vitto spartano, invece che
  ttare gli inviti in castelli e palazzi. Mentre aspettava la
 vocazione a corte da parte dei sovrani, frequentò Andrés
maldez, cappellano dell'arcivescovo di Siviglia.
Nonostante queste pratiche di umiltà, Colombo rimaneva
  il pensiero al Nuovo Mondo, e al modo di propaganda-
 a sua causa. Così, quando infine giunse l'atteso invito a
 te, egli organizzò un altro imponente corteo. Un fratello
Caonab6, ribattezzato col nome di « Don Diego» da pa-
  Bernaldez, e un altro membro della famiglia del cacicco
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