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Il Santuario de « la Ràbida » era collegato alla cittadina di Palos da
un disagevole sentiero, oggidì, invece, si rende più accessibile per la via
del fiume, sbarcando ad un moletto che sorge ai piedi del poggio e che,
sormontando la fascia maremmosa, larga da 200 a 600 metri, che corre
parallela alla sponda sinistra del Tinto, conduce alla strada che mena sulla
spianata del Convento, ove, in seguito, venne eretto il monumento com-
memorativo dello Scopritore.

    Resta così dimostrato che, per accedere al Convento de « la Ràbida »,
bisogna recarvisi di proposito, essendo esso tagliato fuori da qualsiasi co-
municazione di transito.

    Colombo, fuggendo dal Portogallo per la via del mare, più facile e
più propizia alla fuga delle vie terrestri, specie per un marinaio, poteva

°prendere contatto con la vicina terra spagnola nell'Estuario di Huelva,

entro cui si scaricano principalmente l'Odiel e il Tinto, o a San Lucar de
Barrameda alla foce del Guadalquivir, il fiume che dà accesso a Siviglia,
o a Puerto S. Maria nella rada di Cadice, o, infine, a Cadice medesima.
Tali erano gli approdi più probabili per chi giungesse in Spagna con pro-
venienza dal Portogallo.

    Orbene, in questo suo viaggio di carattere costiero, la vista dal mare
di quel bianco fabbricato, lassù sul poggio, seminascosto fra i pini, avrà
potuto spingere Colombo a chiedere informazioni a qualche compagno
di viaggio, o a qualcuno della gente di bordo che, magari, poteva essere
originario dei luoghi circonvicini (Huelva, Palos, Moguer). In tal maniera,
sarebbe venuto a conoscenza della destinazione di quella bianca fabbrica,
che aveva attirato il suo sguardo e che doveva essere nota in tutta la
contrada, quale nido di pace e di preghiera, santuario, scuola e asilo
provvidenziale, attestazione vitale dei propositi istituzionali dell'Ordine
francescano.

    Qui la Storia potrebbe avere qualche punto di contatto con la Tradi-
zione. Dal momento che Colombo veniva in Spagna per tentare ciò che
non gli era riuscito in Portogallo, è probabile che, dovendo recarsi in
località varie, anche lontane, desiderasse rimanere più libero e indipen-
dente nei suoi movimenti e non essere costretto a trascinarsi sempre dietro
il piccolo Diego, con grave disagio e fatica di quest'ultimo. Pertanto, an-
dava alla ricerca di quel suo cognato Miguel Muliar o Molyarte - ram-
mentare che gli era cognato perchè sposo di Violante o Briolanja Mofiiz,
sorella di sua moglie - il quale doveva risiedere ancora a Moguer, allo
scopo di aflidargli il piccino.

    Moguer è vicina a Palos, anzi, giace sullo stesso Rio Tinto ad una
diecina di chilometri a monte di Palos, quindi appare logico e conveniente
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