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mento dei suoi scopi, mettendo a profitto la protezione dei più quotati
personaggi della colonia genovese residente in quella città.

     Alcuni biografi ritennero che il tentativo di porre l'impresa sotto il
patronato di qualche ricco signore spagnolo si sia svolto dopo il fallimento
delle trattative coi Reali, non potendosi ammettere che il Genovese trat-
tasse e s'impegnasse con privati nello stesso tempo in cui trattava con i
Sovrani, ma se questa riguardosa considerazione è pienamente ammissi-
bile, essa non può provare che i tentativi coi nobili signori sopra nominati
siano avvenuti dopo quello coi Reali, perchè, invece, potrebbero essere
avvenuti prima.

     Si rifletta che un vero e proprio fallimento delle trattative con i
Sovrani non ci fu mai. Si ebbero espedienti dilatori che stancarono Co-
lombo per la loro eccessiva protrazione, ma che, alfine, vennero risoluti
dal provvidenziale intervento del Perez, intervento capitato, per fortuna,
in un momento di grande euforia nazionale.

     Vero è, che nella fase finale delle trattative si giunse ad un pelo dalla
rottura definitiva, perchè le pretese colombiane furono giudicate esorbi-
tanti dalla Corte, ma anche questo pericolo che sovrastava alla favorevole
conclusione, fu scongiurato dal tempestivo intervento di benevoli e auto-
revoli protettori del Genovese e, subito dopo, si passò all'inizio dei pre-
parativi per la spedizione.

     Una controprova dell'anteriorità delle trattative presso i privati nei
confronti di quelle coi Reali si ha da questo fatto. Mentre il Duca di Me-
dina Sidonia non si pronunciò in alcun modo nei riguardi del progetto
colombiano, il Duca di Medina Celi ne dovette rimanere favorevolmente
impressionato, sebbene, poi, non facesse nulla per venire incontro alle
aspettative del Genovese.

     Difatti, a scoperta avvenuta e, precisamente, il I9 marzo I493, scri-
vendo una sua lettera al Gran Cardinale di Spagna, si vantò d'avere ospi-
tato in casa sua il futuro Scopritore, di avere discusso con lui del progetto,
ma di non avere potuto porre l'impresa sotto il proprio patronato, perchè,
nel chiedere il Reale assenso, la Regina gli aveva risposto di inviarle Co-
lombo per essere da costui minutamente informata della faccenda e, se
del caso, avrebbe posto la spedizione sotto il Reale patronato. Dunque, le
trattative coi privati sarebbero avvenute prima di quelle coi Reali.

     Le historie, attribuite a Don Fernando, riportano che le trattative coi
Duchi avvennero dopo il primo rigetto dell'impresa da parte dei Reali.
A parte il fatto che un primo rigetto non ci fu, ciò non s'accorderebbe
con quanto il Duca di Medina Celi avrebbe scritto al Gran Cardinale Men-
doza, perchè, dopo un primo rigetto, sarebbe stato un controsenso che la

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