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approfondirne l'esame e confortarlo col parere di persone competenti m
materia.

    Ciò potrebbe giustificare l'affermazione di taluni biografi colombiani,
i quali sostennero che venne affidato al Talavera, confessore della Regina,
l'incarico di esaminare il progetto. Ma, diciamo subito di avere dei dubbi
in merito, sia perchè il Talavera non era la persona più indicata per
esaminare un progetto di tal natura (nessuno storico coevo accennò mai
che fosse esperto in materia cosmografica), sia perchè, da una certa lapide,
cui tosto accenneremo, risulta, invece, il nome del Deza.

    Ad ogni modo, la permanenza di Colombo a Cordova si prolungò
più del previsto ed è facile immaginare fra quali stati d'animo, tutt'altro
che lieti e spensierati, essa sia stata trascorsa. Con la sua giustificabile
impazienza e col brigare affinchè il cerchio ferreo delle eccezioni dilatorie
venisse alfine spezzato, egli correva inconsciamente incontro alla delusione
di Salamanca.

   33. Salamanca: la leggenda e la storia. - Il nome di questa città spa-
gnola, sede fin dal lontano Medio Evo di una famosa Università, ci ri-

                                                                Fot. Alinari

                                     Colombo deriso.
Quadro di Nicolò Barabino (Genova, Palazzo
Orsini).
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