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che il Nostro, per essere sulla strada più breve per Moguer, sbarcasse a
Palos, ed appare, altresì, probabile che, dopo le fresche informazioni rice-
vute a bordo su quel Convento e sulla sua funzione ospitale ed educativa,
mutasse pensiero, proponendosi ora di profittare del Convento dei Mino-
riti, rinunciando alla ricerca dei cognati.

     Dopo tutto, addossare a questi ultimi la responsabilità della custodia e
dell'allevamento del piccolo, poteva essere di eccessivo disturbo e conve-
niva vieppiù affidarlo alle cure di quei buoni Padri, che meglio d'ogni
altro avrebbero saputo provvedere alla sua istruzione e alla sua educazione.

     Di conseguenza, subito dopo lo sbarco nel porticciuolo Huviale di
Palo s, padre e figlio, anzichè andare verso monte, dirigendosi a Moguer,
sarebbero discesi verso valle e, affrontata l'erta del sentiero de « la. Ràbida »,
vi si sarebbero recati di proposito.

     La faccenda, poi, della stanchezza, della fame, della sete, dell'assoluta
indigenza, sono tutte trovate che dimostrano una buona dose d'ingenuità.

     Partiti dalla cittadina di Palos, dov'erano poco prima sbarcati, non
potevano, dopo un'ora circa di cammino, essere talmente stanchi da rasen-
tare la sfinitezza, nè essere poi così tanto affamati e assetati, bisogni che,
non essendo assolutamente privi di mezzi, avrebbero potuto soddisfare a
Palos. Colombo in Portogallo aveva sempre lavorato in un modo o nel-
l'altro; aveva contratto nozze con persona non ricca, ma neppure in mi-
seria squallida; contava buone amicizie con ricchi commercianti e ban-
chieri della sua Nazione colà residenti e ai quali, se costrettovi dalle cir-
costanze, avrebbe potuto chiedere limitate somme di danaro in prestito.

     Non è, quindi, possibile che abbia lasciato il Portogallo per rifugiarsi
nella vicina Spagna senza avere neppure una monetina in tasca! Ciò sa-
rebbe inconciliabile con l'avvedutezza e con lo spirito previdente e pratico
che distingue ogni persona di buon senso e, segnatamente, un genovese!

     Non si parte alla ventura, senza neppure una minima riserva di da-
naro, per superare le impreviste o imprevedibili difficoltà che si possono,
eventualmente, presentare in un viaggio e, maggiormente ancora, in una
fuga! Per il resto, sì, il viandante o il fuggitivo potranno affidarsi al filo
che la Divina Provvidenza non mancherà di porgere loro, ma, in par-
tenza, è l'oculatezza personale del viandante o del fuggiasco - che, poi,
nella fattispecie era un Ligure - la quale deve provvedere.

     Ed ora, torniamo a Colombo che abbiamo lasciato col piccolo Diego
sul piazzale del Convento de « la Ràbida » e chiediamoci chi fu il frate
che gli dischiuse la porta dell'ospitale Casa e che gli mise a disposizione
-- lui, povero fraticello - in sospettate risorse per giungere fino ai piedi
del trono.

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7 - BlGNARDELLl.
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