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viste nell'isola, potesse con la sua entusiastica descrizione impressionare
meglio d'ogni altro i Sovrani, scriveva nel Memoriale agli stessi che l'Ho-
jeda, da lui trattenuto all'Isabela, aveva visto ancora di più del Gorvalan,
cosicchè lui s'accingeva ora ad intraprendere l'esplorazione della regione
interna del Cibao, per rendersi personalmente conto della faccenda, che
gli stava tanto a cuore.

    Affidato il governo della colonia al fratello Diego, partì il 12 marzo
alla testa di un mezzo migliaio di uomini, a piedi e a cavallo, scelti fra
i militari, di cui l'influenza del clima e le fatiche della colonia non ave-
vano ancora menomata la resistenza fisica, affinchè potessero affrontare
con successo i disagi d'una marcia in una regione impervia.

    Percorsa la vasta e bella pianura coltivata, da lui detta La Vega Real,
guadò due fiumi, in uno dei quali c'erano abbondanti tracce d'oro - tracce
che, viceversa, Michele da Cuneo negò d'aver viste :- cominciò ad iner-
picarsi sulle montagne dell'interno, nei territori di Caonabó, il cacicco
dalla casa d'oro, accertò la presenza di diverse miniere d'oro e, a 18 leghe
dall'Isabela, fondò un forte in legno, a cui diede nome San Tommaso,
quasi per significare, col richiamo di tal nome, di aver creduto all'esistenza
dell'oro dopo di aver veduto e toccato con mano, alla stessa stregua del
Santo, che portò tal nome.

    Il comando di tal forte venne affidato a Pedro Margarite, gentiluomo
catalano di molta autorità, che doveva presto diventare fiero nemico del-
l'Ammiraglio. Quest'ultimo rientrò all'Isabela il 29 marzo, ma ben presto
il Margarite gli fece pervenire una richiesta di aiuti, per difendersi dai
continui assalti del cacicco Caonabó, il principale responsabile dell'eccidio
degli Spagnoli de La Navidad.'

    Colombo gli mandò l'Hojeda con 400 uomini e con particolari Istru-
zioni alle quali avrebbe dovuto attenersi. Fra l'altro, avendo egli sperimen-
tato che i nativi perpetravano spesso furti in danno degli Spagnoli, gli
consigliava, per garantirsene, di procedere senz'altro al taglio del naso e
delle orecchie degli Indiani colti in atto di rubare, perchè quelli sono
organi che non si possono celare!

    76. Nuove scoperte: la Giamaica, i Giardini della Regina e ... la penin-
sularità di Cuba. - Il 24 aprile 1494, l'Ammiraglio, affidato ancora il go-
verno della colonia al fratello Diego, assistito da una Giunta appositamente
costituita all'Isabela, fece vela con tre navi alla volta di Cuba, che lui rite-
neva una dipendenza, una specie di propaggine del Continente asiatico.
Non aveva rinunciato a sciogliere l'enigma della distanza dalle sospirate
terre del Gran Can.
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