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Pertanto, il 2 febbraio 1494, una Rotta di 12 navi al comando di Don
Antonio de Torres, fratello di Doña Juana, aia del Principe ereditario di
Castiglia, salpò alla volta della Spagna col suo malinconico carico di sogna-
tori delusi, divenuti di punto in bianco acidissimi avversari del Grande
Genovese.
Al De Torres, Colombo consegnò un Memoriale per i Sovrani, nel
quale aveva riassunto in 24 paragrafi, tutte le informazioni, i giudizi, i
desideri e le proposte circa la migliore messa in valore dell'Española. Fra
l'altro, proponeva l'esercizio della tratta degli Indiani Caribi i quali, dato
il loro eccellente sviluppo fisico, allorquando avessero perduto la crudele
abitudine di mangiare il proprio simile, si sarebbero dimostrati migliori di
qualsiasi altra razza di schiavi.
Lo Scopritore esaltava talmente la bontà della merce umana dei paesi
da lui trovati, da sostenere che tre schiavi di Guinea non valessero un solo
Indiano!
Non senza aggiungere, poi, che i Sovrani, all'arrivo di tale merce sui
mercati spagnoli, avrebbero potuto esigere la percezione di speciali tributi
fiscali sulle vendite!
Era questa l'etica dei tempi, per cui si poteva privare gli Indiani della
propria libertà, dando loro in compenso la dottrina del Vangelo e il so-
stegno della Fede!
Partito il De Torres con un buon numero di malcontenti, non poteva
dirsi eliminato del tutto ogni elemento di discordia nella nascente colonia,
pur tuttavia a Colombo urgeva conoscere l'entità dell'oro subito recupera-
bile presso gli indigeni, per mandarne un primo carico in Spagna e rassi-
curare i Sovrani che, non solo si venivano a coprire gli oneri dell'impresa,
ma rimaneva un larghissimo margine anche per il Tesoro dello Stato.
Ciò, del resto, poteva essere l'unico modo per invogliare i Sovrani a prose-
guire nelle spedizioni e nelle esplorazioni d'Oltremare.
Vero è che le due rapide ricognizioni compiute dall'Hojeda e dal Gor-
valan avevano portato all'Isabela buone informazioni, ma la maggior parte
dell'oro previsto e bramato si trovava nelle miniere e nelle sabbie dei fiumi,
miniere e sabbie che avrebbero dovuto essere lavorate e sfruttate con un
razionale e adeguato impiego di manodopera. Ma, dove trovare la mano-
dopera occorrente? E, una volta trovatala, anche col ricorso agli schiavi
indigeni, il prodotto finale avrebbe ricompensato della spesa e dei sacrifici
sopportati?
Comunque, non si trattava di oro bell'e pronto da esportare in Spagna,
pur tuttavia, mentre con la Rotta del De Torres spediva il Gorvalan alla
Corte perchè, quale testimone oculare delle maravigliose ricchezze intrav-
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