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L’isola era molto grande; la costa sulla quale s'era fermato correva
da Nord-Ovest a Sud-Sud-Est e l'Ammiraglio, dopo averne esplo-
rato una ventina di leghe, decise di farne l'intero giro, perchè, da quanto
gli era dato di capire, in essa o in altra che le stava vicina doveva esservi
una miniera d'oro.
Suo scopo, però, era quello di giungere al più presto a Samoet, che era
l’isola o città (sic) dove si trovava l'oro, come dicevano tutti gli
Indianisaliti bordo delle caravelle e come avevano sostenuto i nativi di S.
Salvador e di S. Maria.
Gli Indiani della Fernandina somigliavano a quelli delle isole precedente-
mente scoperte: stessa lingua, stessi costumi, ma sembravano un tan-
Tino più progrediti degli altri. La vegetazione era talmente esuberante e
intricata da indurre Colombo in errore, facendogli credere che da uno
stesso tronco d'albero potessero nascere rami di diversa sorte, che sarebbe
la cosa più straordinaria del mondo!
A mezzogiorno di mercoledì 17 ottobre partì dalle vicinanze del villag-
gio in cui aveva fatto l'acquata, per continuare il giro dell'isola. Avrebbe
voluto proseguire nella direzione di Sud-Sud-Est, perchè in tale direzione
gli avevano indicato che giacesse Samoet, l'isola dove era l'oro, ma Mar-
Tino Alonzo Pinzòn venne a dirgli che aveva saputo da tre Indiani del
luogo che era più facile circumnavigare l'isola dalla parte di Nord-Nord-
Ovest e. poichè il vento in quel momento era più favorevole per andare
,verso quest'ultima direzione, anzichè per l'altra che avrebbe voluto
seguire, lo accontentò.
Poco dopo gli accadde di scoprire che un tratto di tale costa correva
in drezione di Est-Ovest e presentava un porto molto ampio, ma poco
profondo, come potè accertare recando visi con le imbarcazioni di bordo.
Tale insenatura aveva due ingressi, determinati da un'isoletta che giaceva
proprio sull'imboccatura.
Rinnovata la provvista d'acqua presso un vicino villaggio, ripartirono
per continuare la rotta per Nord-Nord-Ovest, ma gli Indiani di bordo tor-
narono ad insistere che Samoet era ancora più grande di questa e che era
meglio raggiungerla subito, sicchè l'Ammiraglio, profittando di un nuovo
salto di vento verso Ponente, riprese la rotta che aveva primamente in
animo di seguire verso il Sud-Sud-Est.
Anche quel giorno, dalla mezzanotte all'alba, piovve com'era avvenuto
nei giorni precedenti. Si ancorò in attesa d'una schiarita nei paraggi del-
l’estremità meridionale dell'isola Fernandina e, sul far del giorno del
venerdì 19 ottobre, salpò verso Sud-Est.