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ed ottenevano cenni di risposta che, interpretati dagli Spagnoli, non per
quello che realmente volessero significare, ma in conformità dei propri
desideri, erano cagione di apprezzament~ falsi od erronei.
Scriveva l'Ammiraglio nel suo Giornale, sotto la data di sabato 13 ot-
tobre 1492: « lo stavo attento a ogni cosa e mi adoperavo per conoscere
se in quel sito vi fosse oro, e vidi che alcuni di essi ne portavano un pez-
zetto infilato in un foro praticato nel naso; venni quindi per segni a sapere
che, navigando verso il Mezzodì, si poteva andare dov' era un re, che pos-
sedeva grandi quantità di oro. Cercai d'indurii a condurmi a quella terra,
ma capii, in seguito, che si rifiutavano di accompagnarmi. Cosicchè decisi
di trattenermi fino a domani sera per poi partire in direzione di Sud-Ovest ...
in cerca d'oro e di pietre preziose».
Chi poteva essere il re che possedeva grandi quantità d'oro se non
quello di Cipango o il Gran Can del Cataio? Ormai in Asia era già per-
venuto - così giudicava Colombo - e quindi era questione di poche gior-
nate di navigazione.
Frattanto, per non dare la sensazione che Guanahani fosse di bello
aspetto soltanto, ma povera per il resto, aggiungeva che nell'isola nasceva
il cotone e che lui aveva proibito ai marinai di farne incetta, ingannando
la buona fede dei nativi, perchè si riservava di acquistarlo tutto per conto
dei Sovrani, se ve ne fosse in grande quantità. E che vi nasceva, altresì,
l'oro, che gli abitanti portavano nel naso, ma che non s'indugiava a rac-
coglierne, per dare testimonianza di quanto affermava, perchè non voleva
perdere tempo e voleva tentare di raggiungere al più presto Cipango.
56. L'Ammiraglio esplora la costa di Guanahani, rilevandone le carat-
teristiche. - L'Ammiraglio rimase circa tre giorni a Guanahani, dall'alba
del venerdì 12 ottobre al pomeriggio della successiva domenica 14, ma la
mattina della domenica volle fare un'esplorazione dell'isola con le bar-
cacce delle caravelle, per rendersi conto delle sue caratteristiche.
Costeggiò, quindi, l'isola in direzione di Nord-Nord-Est per esami-
nare la costa che stava dalla parte di Levante e notò due o tre aggruppa-
menti di capanne, i cui abitanti correvano incuriositi al lido e, alcuni,
entravano persino in acqua per avvicinarsi ai battelli e invitare i navi-
ganti a sbarcare. « Ma io non volli approdare - scrive l'Ammiraglio ,-
per timore di un bassofondo di scogli che circonda quest'isola. Tra l'isola
e la cintura degli scogli vi è mare profondo, ma fermo come l'acqua di
un pozzo, e un porto che può accogliere tutte le navi della Cristianità,
ma la cui entrata è molto stretta».
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12 - BIG:\ARDELLI.