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ad allora lo avevano circoscritto, rivolgendosi verso tre distinte direzioni:
l'Asia, la via marittima alle Indie e l'Oceano Atlantico.
Circa la conoscenza del Continente asiatico, che non è di competenza
del nostro lavoro, diciamo solo che, pur sulle lunghe interminabili vie
carovaniere degli altipiani e dei deserti asiatici, rifulse - nel renderei
familiari le nozioni sui vari luoghi visitati - la multiforme genialità e
il peculiare spirito d'osservazione dei figli della Nostra Stirpe, siano essi
stati umili fraticelli inviati dai Papi a visitare Mongoli e Tartari o alla
ricerca del Prete Gianni, come Ascelino di Lombardia, Bartolomeo da
Cremona, Giovanni da Pian del Càrpine, Giovanni da Montecorvino,
Nicolò da Pistoia, Andrea da Perugia, Odorico da Pordenone, Giovanni
de' Marignolli, oppure arditi mercanti stimolati dall'interesse dei loro
commerci.
E, sopra quest'ultimi, com'aquila vola Marco Polo (1254-1324), il
savio e nobile cittadino di Vinegia, la cui opera costituì quasi una pietra
miliare nell'esplorazione geografica dell'Asia e indusse il grande scien-
ziato, geografo e critico berlinese, Alessandro Humboldt, a proclamarlo,
con magniloquenza punto esagerata, il maggiore dei viaggiatori terrestri
di tutti i tempi!
La ricerca della via marittima diretta adducente alle Indie delle spezie
e degli aromi, e l'esplorazione dell'Oceano Atlantico costituiscono due
Fot. Fiorentini
Il Gran Can congeda
Nicolò, Matteo e Marco
Polo.
Miniatura del « Li vre des
Merveilles » (Parigi, Biblio-
teca Nazionale).
II