Page 76 - SCIENZA IN CITTA'
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tidiana, invece che a mezzo di quella scien-    applicazioni, nel bene e nel male, dell'ener-
tifica. Gli scienziati erano in generale scet-  gia atomica.
tici ...                                        La fine degli anni Trenta scandisce con ca-
"I fisici romani abbandonarono lo studio        denza inesorabile la disgregazione materia-
dell'uranio e ripresero a bombardare gli al-    le - ma non ideale - della "scuola romana" di
tri elementi con neutroni. Nell'autunno del     fisica. La situazione politica degenerava
1934 fecero un'importante scoperta: se i        rapidamente, il patto di alleanza con il nazi-
neutroni passavano attraverso una sostan-       smo e l'inizio delle persecuzioni razziali
za contenente molto idrogeno venivano ral-      avevano reso impossibile per molti la per-
lentati, e questi neutroni lenti producevano    manenza in Italia. Nel 1937, un anno dopo il
una radioattività molto più intensa di quel-    trasferimento dell'Istituto da via Panisper-
la provocata da neutroni veloci. Per confer-    na alla nuova sede della città universitaria,
mare questa scoperta, secondo una spiega-       morì Orso Mario Corbino e con lui venne a
zione teorica data da Fermi, i fisici usarono   mancare il massimo animatore e sostenito-
come sostanza rallentatrice l'acqua che, co-    re del gruppo; nel marzo del 1938 Ettore
me sapete, è fatta di idrogeno e ossigeno.      Majorana scomparve in circostanze mai
Occorreva una grande quantità di acqua, in      chiarite, suicida o transfuga in chissà quale
un recipiente abbastanza capace per conte-      luogo della Terra; nel mese di luglio del
nere tutte le parti dell'esperimento. I fisici  1938 Segrè si recò a Berkeley e poco dopo
erano fortunati perché nel giardino dell'i-     apprese di essere stato licenziato in appli-
stituto c'era una fontana con i pesci rossi.    cazione delle leggi razziali: il suo viaggio di
"Naturalmente non assistetti all'esperi-        studio si trasformava in una emigrazione
mento. Le mogli, in genere, non partecipa-      permanente; nel dicembre dello stesso an-
vano alla vita dell'istituto che molto rara-    no Enrico Fermi andò a Stoccolma a ritira-
mente o in maniera indiretta. Per di più        re il premio N obel e di lì si trasferì per sem-
avevo già una bambina e mi occupavo di lei.     pre negli Stati Uniti; nel 1939 Rasetti emi-
Ma dai racconti di Fermi e dei suoi amici       grò in Canada; Pontecorvo si era trasferito
venni a sapere che i pesci rossi nella fonta-   in Francia nel 1936: molto più tardi, nel
na avevano mantenuto la calma e il silenzio,    1950, si seppe che aveva deciso di stabilirsi
ma non i fisici che gridavano. 'Pazzesco!       in Unione Sovietica.
Magia nera!' e davano in altre escandescen-     A Roma a sopportare il turbine della guer-
ze. Il pezzo d'argento che avevano bombar-      ra e le fatiche della ricostruzione rimasero
dato con i neutroni sott'acqua era diventato    Amaldi e uno sparuto gruppo di fisici.
cento volte più radioattivo di quando l'ave-    Se non i luoghi in cui si svolse questa appas-
vano bombardato fuori dell'acqua."              sionante epopea della fisica italiana è possi-
Restava il mistero dell'elemento 93. Era        bile almeno vedere alcuni dei cimeli e degli
corretta o no l'ipotesi di Fermi?               strumenti che appartennero a Fermi e ai
La risposta è negativa. Soltanto nel 1938, a    suoi ragazzi. Essi sono custoditi nel Museo
conclusione di una serie di esperimenti ef-     di Fisica del Dipartimento di Fisica del-
fettuati in Germania da Lise Meitner, Otto      l'Università "La Sapienza" di Roma (vedi
Hann e Fritz Strassmann, si riuscì a capire     scheda a pago 138) al primo piano del cosid-
che cosa avevano ottenuto Fermi e collabo-      detto "nuovo istituto di fisica" (per distin-
ratori. Sotto l'effetto del bombardamento       guerlo da quello vecchio dedicato a Gugliel-
di neutroni, infatti, l'uranio si spezzava in   mo Marconi). Prima di dare uno sguardo
due, si sprigionava energia. In via Pani-       agli oggetti più interessanti è opportuno il-
sperna, dunque, si era prodotta, senza ren-     lustrare brevemente la storia di questa isti-
dersene conto, la prima fissione nucleare,      tuzione che ha il grande merito di aver po-
quella reazione che sta alla base di tutte le   sto in salvo preziose testimonianze storiche
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