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L'Anello di Accumulazione o ADA,
                                                 realizzato presso i laboratori INFN di Frascati
                                                 negli anni 1960-61 da un'équipe che comprendeva
                                                 Bruno Touschek, Carlo Bernardini,
                                                 Gùinframco Corazza, Giorgio Ghigo.

sto settore in vari Paesi del mondo. Con la                                                       87
saggia decisione di costruire l'elettro sin-
crotrone l'Italia recuperava così il ritardo
accumulato nella fisica sperimentale delle
alte energie durante la fase postbellica e of-
friva ai suoi studiosi la possibilità di cimen-
tarsi in un campo emergente.
Dall'esperienza dell'elettrosincrotrone di-
scese, come naturale conseguenza, quella
di ADA (Anello di accumulazione per elet-
troni e positroni) che era, in pratica, un ac-
celeratore in cui venivano fatti scontrare
frammenti di materia (gli elettroni) e di an-
timateria (gli elettroni positivi o positroni)
con un'energia di 440 Me V (2 x 220), al fine
di ottenere il processo di annichilazione e la
produzione di materia nucleare. La realiz-
zazione di ADA negli anni 1960-61 è opera
di Bruno Touschek, un geniale fisico
viennese trasferitosi alla fine degli anni
Cinquanta in Italia, di Carlo Bernardini, di
Gianfranco Corazza e di Giorgio Ghigo.
"Possiamo dire che il metodo dell'urto ma-
teria antimateria per lo studio delle forze
nucleari, deboli, elettromagnetiche, nac-
que in Frascati - ha scritto Giorgio Salvini
- e ADA fu il primo piccolo mammifero da
cui discesero i grandi anelli elettrone-posi-
trone attuali."
Pochi anni dopo, nel 1967, a Frascati fu rea-
lizzato ADONE (scherzoso accrescitivo di
ADA), un altro anello di accumulazione da
3.000 MeV i cui lavori furono diretti da Fer-
dinando Amman.
Questa macchina, considerata un'impresa
tecnica di altissimo livello, portò alla pro-
duzione di un abbondante numero di parti-
celle nucleari, cosa che a quell'epoca mera-
vigliava molto i fisici. Più tardi questa pro-
liferazione di particelle è stata spiegata alla
luce dei modelli a quark.
Dalla metà degli anni Settanta in poi, la fisi-
ca degli anelli con materia e antimateria si
estese ai laboratori di tutto il mondo con la
costruzione di apparecchi sempre più po-
tenti, da cui sono venute le scoperte più im-
portanti degli ultimi anni. Gli eredi della
"scuola romana" di fisica erano stati, anco-
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