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 seguito progettato l'insediamento di una base navale. Qui,
 in un punto tuttora conosciuto come Point of the Arrows,
 promontorio delle frecce, gli spagnoli si imbatterono nei
 primi indigeni armati di archi e frecce e non particolarmen-
 te entusiasti di incontrarli. Si trattava dei ciguayo, un ramo
 degli indiani taino, i quali per difendersi dalle scorrerie dei
 caribi di Puerto Rico avevano adottato le loro stesse armi.
 Dopo aver parlamentato a lungo con' un ciguayo, trattando-
 lo con benevolenza e rimandandolo a terra con un assorti-
 mento di stoffe rosse e ciondoli vari, gli spagnoli riuscirono
 finalmente a tranquillizzare gli indigeni e a intraprendere
 un commercio cauto ma attivo; alcuni di loro vennero anche
 convinti a unirsi al gruppo di indigeni da portare in Spagna.

   Mercoledì 16 gennaio, tre ore prima dello spuntar del
giorno, le caravelle salparono dalla baia di Samana. Le
aspettavano un viaggio faticoso e una navigazione partico-
larmente difficile. La traversata di ritorno costituì una pro-
va ben più ardua di ogni altra affrontata fino ad allora per il
coraggio, l'abilità marinara e le doti di comando di Colom-
bo. Con la più grande scoperta geografica di tutti i tempi
custodita in petto, consapevole che questa non sarebbe stata
di nessuna utilità se non una volta resa nota, l'ammiraglio si
trovò a combattere come non mai contro la furia degli ele-
menti e la debolezza umana.

   Prima di dirigersi verso casa, Colombo aveva intenzione
di verificare di persona una leggenda amazzonica dei taino
su Matinino, l'attuale Martinica. Gli avevano infatti raccon-
tato che quest'isola era abitata solo da donne caribe, le qua-
li ricevevano un 'unica visita annuale da parte degli uomini
e si affrettavano a liberarsene non appena questi avessero
soddisfatto le loro aspettative. Il mito probabilmente era na-
to dal fatto che le donne caribe combattevano insieme ai lo-
ro uomini, o anche da sole se gli uomini erano assenti. Co-
lombo era attratto non tanto dalla curiosità quanto dal desi-
derio di raccogliere ulteriori prove di costumi orientali;
Marco Polo aveva infatti raccontato di « Isole Masculina et
Feminea» nell'oceano Indiano, effettivamente indicate sul
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