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spalle. Durante il percorso, il peso del bambino aumentò ri-
schiando di far cadere entrambi, ma egli riuscì a raggiunge-
re l'altra riva sano e salvo. «Bene, figliolo », disse Cristo-
foro, « tu mi hai messo in grave pericolo; il fardello del tuo
corpo è diventato così gravoso, che se avessi portato l'inte-
ro mondo sulle mie spalle non avrebbe pesato tanto! » Al
che il bambino rispose: « Non meravigliartene dal momento
che hai portato sulle tue spalle l'intero mondo e anche Co-
lui che l'ha creato. lo sono il Bambino che tu servi con le
tue buone azioni. Pianta il tuo bastone nei pressi della ca-
panna, e domani esso darà fiori e frutti, e questa sarà la pro-
va che io sono il tuo Signore e Salvatore». Cristoforo ubbi-
dì, e la mattina seguente il suo bastone si era traformato in
una rigogliosa palma da datteri.

Da quel giorno, Cristoforo divenne il santo patrono di
tutti i viaggiatori della terra, del mare e dell'aria. Nel suo
nome Cristoforo Colombo vide il segno che il proprio desti-
no era quello di portare Cristo attraverso il mare agli uomi-
ni che non lo conoscevano. Infatti, la più antica mappa co-
nosciuta del Nuovo Mondo, datata A.D. 1500 e dedicata a
Colombo dal suo compagno di bordo Juan de la Cosa, è de-
corata con un disegno di san Cristoforo che porta il Bambi-
no Gesù sulle spalle.

La famiglia di Colombo era composta di persone rispetta-
bili ma piuttosto imprevidenti. Domenico era sempre in mo-
vimento, sebbene i suoi viaggi non si spingessero mai oltre
Savona, e oltre alla tessitura intraprendeva di continuo
nuove attività nelle quali perdeva molto denaro. Dopo Cri-
stoforo, il maggiore - almeno fra quelli che superarono l'in-
fanzia -, egli ebbe un bambino che morì giovane e una ra-
gazza che andò sposa a un venditore di formaggi locale; poi
Bartolomeo, che divenne il compagno e collaboratore più
stretto dello Scopritore; e infine Giacomo, minore di Cristo-
foro di diciassette anni; che avrebbe accompagnato anche
lui il fratello nel Nuovo Mondo ed è tuttora conosciuto con
l'equivalente spagnolo del suo nome, Diego. Il fratello di
Domenico, Antonio, aveva una famiglia altrettanto numero-