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2. Navigando per conto del Portogallo
IL Portogallo era allora il paese europeo più vitale e avanza-
to, e Lisbona era il centro di tutte le iniziative di esplorazio-
ne e di ricerca. Quasi mezzo secolo prima l'infante Dom
Henrique, il principe portoghese conosciuto come Enrico il
Navigatore, aveva istituito un centro di informazione mari-
na e idrografica a capo San Vincenzo, che era diventato un
polo di attrazione per uomini di mare ambiziosi provenienti
da tutta l'area mediterranea. Aveva finanziato viaggi nell' A-
tlantico e lungo la costa occidentale dell' Africa. I suoi capi-
tani scoprirono le sette isole delle Azzorre, situate a un ter-
zo del percorso verso l'America; i portoghesi avevano colo-
nizzato non solo le Azzorre, ma anche l'arcipelago di Made-
ra, già scoperto in precedenza, e le isole di Capo Verde al
largo dell' Africa. Era soprattutto sul « continente nero» che
si concentravano gli interessi del principe Enrico. A inter-
valli di qualche anno i suoi capitani si spingevano sempre
più a sud lungo la costa occidentale dell' Africa, e al tempo
in cui Colombo giunse a Lisbona avevano già attraversato il
golfo di Guinea. Flotte di caravelle attrezzate con vele lati-
ne, vascelli veloci e orzieri progettati soprattutto per il com-
mercio africano, ogni primavera partivano da Lisbona con
carichi di tela rossa, perline di vetro, campanellini usati per
la falconeria, cavalli; l'autunno seguente ritornavano in pa-
tria con ricchi carichi di avorio, polvere d'oro, pepe di Ma-
laghetta e schiavi neri. Lisbona è una città che fronteggia
l'oceano; partendo dai suoi moli, si arriva subito, senza
noiosi spostamenti preliminari, in mare aperto. In un'epoca
in cui il commercio levantino di Genova era passato nelle
mani di veneziani e turchi, Lisbona era in piena attività, im-
pegnata ad aprire nuove vie mercantili intorno al grandecer-
chio che partendo dall'Islanda e passando attraverso le Az-
zorre giunge fino alla Costa d'Oro. Mercanti intraprendenti
e uomini di mare d'ogni paese, compresi i genovesi, si adu-
navano a Lisbona per dividersi i ricchi proventi. La casa re-