Page 11 - merged
P. 11

16                                                              r
                                                                i
gnante portoghese, dal canto suo, incoraggiava apertamente      r
le spedizioni per la scoperta di nuove isole e per trovare un   s
passaggio per l'India attorno all'Africa.                       n
                                                                1
   Inoltre, Lisbona era una città dotta, dove era agevole per   s
un forestiero appena arrivato come Colombo imparare il la-      e
tino e le lingue moderne, e reperire libri coi quali accresce-  u
re la propria conoscenza del mondo. Bartolomeo, che si era      p
già inserito nella comunità genovese locale, era impiegato      n
in uno dei laboratori per la produzione di carte nautiche: qui  r
egli trovò un lavoro anche per Cristoforo, e in breve tempo     s
i fratelli Colombo riuscirono ad avere un fiorente giro d'af-   n
fari in proprio. Questo permise loro di entrare in contatto     m
diretto con provetti marinai, dal momento che a quei tempi      s
tutte le carte nautiche erano basate sulle informazioni e sui   p
rudimentali disegni che gli uomini di mare riportavano in       l
patria. I due fratelli erano sempre presenti sul molo quando    n
una nave tornava dall' Africa e dalle Isole occidentali, per    c
invitare il pilota o il comandante a cenare o a bere in loro
compagnia: così riuscivano ad avere ogni informazione per       l
correggere le loro carte di paesi conosciuti o per estendere    s
quelle relative alla costa africana. Potrebbe dunque essere     c
avvenuto che in uno di questi incontri un brizzolato capita-    c
no carico d'esperienza, osservando una mappa del mondo          f
conosciuto, abbia detto qualcosa come: «Sono stanco di
navigare lungo la costa della Guinea, battuta dalle febbri,     «
mercanteggiando con i capi locali per un carico di negri;
perché dunque non possiamo navigare diritto verso occiden-      g
te al di là delle Azzorre, fino a raggiungere il Dorato Orien-  r
te, e fare qualcosa di veramente grandioso? »                   u
                                                                O
   Perché no, infatti? Era dai tempi dell'impero romano che
si parlava di questa impresa, ma nessuno aveva mai provato      «
a mettere in pratica l'idea, o almeno non esistevano docu-
menti al riguardo. L'oceano era ritenuto troppo vasto, e i      r
venti imprevedibili; le navi non potevano portare viveri suf-   n
ficienti a nutrire le ciurme per tanti mesi; inoltre i marinai  q
avevano un riverente timore di quella distesa scura e tur-      g
bolenta che era l'Atlantico settentrionale, e non si sarebbe-   S
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16