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Dopo una sosta di una settimana abbondante ad Azua per
prendere le forze, Colombo rimise in mare la flotta in di-
zione sud-ovest verso il canale di Alta Vela, quindi verso
nente. Attraversato il canale Sopravvento, le navi incap-
rono in una zona di bonaccia e gli uomini ne approfittaro-
per sbarcare sugli isolotti di Morant e rincalzare le prov-
ste di acqua dolce. Quindi ripresero a navigare lungo la
sta meridionale della Giamaica, e poi a nord-ovest verso
a scogliera al largo della sponda meridionale di Cuba,
obabilmente Cayo Largo. Il 27 luglio il vento girò a nord-
t e la flotta levò l'ancora, attraversando, in tre giorni il
ar dei Caraibi, che in quel punto è largo 360 miglia.
uando il vento calò, la vedetta avvistò le isole Bay allar-
della costa dell'Honduras.
A Bonacca, la prima delle isole Bay dove la flotta anco-
, gli spagnoli videro la più imponente canoa indigena che
essero fino a quel momento incontrata, « lunga come una
lera» e panciuta, con cabine per i passeggeri al centro
ll'imbarcazione e un carico di tessuto di cotone, utensili
rame e crogiuoli per la fusione del metallo, con otri di
rra ricavata da un frutto e semi di cacao, che gli indigeni
aque dell'Honduras usavano - abitudine del resto conser-
ta fino a tempi relativamente recenti - come denaro con-
nte. La canoa proveniva dal continente ed era impegnata
traffici commerciali con le isole. Colombo trattenne a
rza il capitano della canoa, ribattezzandolo Juan Pérez e
fidandogli l'incarico di guida e di interprete.
Dalle isole Bay a capo Honduras vi erano solo trenta mi-
ia, e la flotta ancorò sottovento nel luogo dove sarebbe
rta la futura città di Trujillo. Qui ebbe inizio la strenua
cerca di uno stretto, che era lo scopo dichiarato della spe-
zione. Dovevano proseguire verso ovest o verso est? A
est sarebbe stato più agevole avanzare, ma più arduo il
aggio di ritorno, e poiché Colombo ignorava l'esistenza
l golfo del Messico e sapeva di trovarsi all'incirca sulla
essa longitudine del punto più occidentale della «pro-
ncia cinese del Mangi» (Cuba) stabilì di essere circa a